
Sembrerebbe in dirittura d’arrivo la corsa per rilevare le attività italiane del gruppo austriaco Uniqa, con al comando la torinese Reale Mutua.
Dalla vendita del ramo danni (Uniqa Assicurazioni) che poggia su una raccolta di 244 milioni di premi, da quella vita di Uniqa Previdenza (ex Claris Vita) che controlla, il 90% di Uniqa Life, la quale può contare anche su un accordo di distribuzione con Veneto Banca per un totale di 443 milioni di premi e dalle polizze sulla salute, il gruppo austriaco conta di ricavare circa 300 milioni di euro (per un miliardo di euro di raccolta complessiva).
La mutua torinese, che perfezionerebbe l’acquisizione attraverso la controllata Italiana Assicurazioni, avrebbe così bruciato il fondo di private equity Apollo, ultimo pretendente a mollare la presa.
Alla gara per Uniqa si erano infatti iscritti diversi concorrenti. Diverse le manifestazioni di interesse arrivate sul tavolo di UniCredit e Kpmg, advisor dell'operazione di dismissione di Uniqa: da Cattolica ai due fondi di private equity Apollo e Cinven, fino alla compagnia tedesca Talanx. Oltre naturalmente a Reale Mutua.