
Tra il 2009 e il 2010, quando era ministro della Difesa, Ignazio La Russa percepì dalle compagnie Fonsai e Milano Assicurazioni 451 mila euro come “parcelle spese sinistri” e “altre prestazioni di servizi”. È quanto emerge dagli atti dell’inchiesta di Milano - secondo quanto scrive Repubblica - che vede indagati Salvatore Ligresti Giancarlo Giannini per corruzione. La Russa (che non è indagato) è considerato parte correlata in quanto fratello di Vincenzo, allora consigliere di Fonsai, nonché padre di Geronimo, ex amministratore della controllante Premafin.
Al figlio Geronimo La Russa, consigliere di Premafin, il saldo è di circa 211mila euro e di 300mila quello per Vincenzo, consigliere di Fonsai e fratello del parlamentare di Fratelli d’Italia. Che i La Russa lavorassero molto con le società dei Ligresti è emerso con chiarezza a partire dal 2011, quando la Consob ha obbligato le società quotate a un maggior livello di trasparenza sui rapporti economici con parti correlate, quali sono gli amministratori, per neutralizzare i rischi di conflitti di interesse e di indebiti benefici. I servizi fatturati dalla famiglia La Russa alle compagnie dei Ligresti erano stati in passato oggetto di polemiche. “La collaborazione professionale degli studi legali La Russa con SAI S.p.A. è iniziata assai prima che in SAI S.p.A. entrasse il Gruppo Ligresti e che dura quindi continuativamente ormai da circa 40 anni” aveva puntualizzato nel 2012 Ignazio La Russa definendo l’entità dei compensi percepiti dal fratello e dal figlio nel 2011 “lecita” nonché, “modesta dedotte tasse, spese di studio e dei colleghi collaboratori”.