
Corposo taglio di stipendio per l’ex ceo del gruppo Zurich, Martin Senn. A causa del mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati per il 2015, l’ex numero uno del gruppo assicurativo svizzero, dimessosi dall’incarico nel dicembre scorso, ha visto dimezzarsi il proprio stipendio che dagli 8,5 milioni di franchi del 2014 si sono ridotti a 2,5 milioni (circa 2,2 milioni di euro).
Dal bilancio annuale della compagnia la remunerazione complessiva di Senn risulta di 6,1 milioni di franchi (circa 5,5 milioni di euro) inclusa l’assegnazione di azioni per 3,6 milioni di franchi nel presupposto del raggiungimento dei target aziendali nell’ambito del piano di incentivi di lungo termine.
Tuttavia, “il livello di conferimento è pari a zero contro il 139% dell’anno precedente”, perchè il gruppo non ha raggiunto “le condizioni minime di performance nel 2014 e nel 2015” previste nel triennio in considerazione. A Senn quindi è andato il salario base di 1,6 milioni, gli incentivi cash (scesi a 04 milioni da 1,6 milioni), più altri benefit per 0,5 milioni.
Senn non è stato l’unico a risentire del deludente andamento del business di Zurich. Infatti, il bonus complessivo del management committee è sceso a 22,6 milioni da 55,4 milioni.
Il successore di Senn, Mario Greco, nominato lo scorso 26 gennaio, ha preso possesso del nuovo incarico ieri, lunedì 7 marzo.