
Tramonta l’epoca dei collezionsiti di poltrone. Almeno tra banche e assicurazioni. nei giorni scorsi sono stati pubblicati i criteri applicativi per l’articolo 36 del cosiddetto decreto Salva Italia che ha introdotto il divieto di doppi incarichi in società concorrenti nei mercati del credito, assicurativo e finanziario. Il documento è il risultato del tavolo tecnico istituito presso il ministero dell’Economia al quale hanno partecipato Bankitalia, Consob, Isvap e Antitrust. Regole stabilite quindi dalle authority che ora saranno chiamate a farle rispettare. Il lavoro non è però da considerarsi finito. Come si legge in una nota “saranno necessari ulteriori chiarimenti normativi”. Nel frattempo, chi è presente in più board o è amministratore in una società e sindaco in un’altra, se sussistono i presupposti per il divieto, ha tempo fino al 26 aprile per decidere. Se non lo fa può perdere tutti gli incarichi.
Dalle pagine dei criteri di applicazione si osserva che il divieto di interlocking (cumulo di cariche) scatta in caso di doppi incarichi in consigli, collegi sindacali o in qualità di funzionari di vertice (direttore generale e dirigenti preposti alla redazione del bilancio) di società concorrenti di cui anche una sola superi i 47 milioni di fatturato (soglia per la notifica delle operazioni di concentrazione) e che si ritengono appunto concorrenti non solo, per esempio, banche o assicurazioni fra loro, bensì anche gruppi che hanno come core business il credito ma controllano compagnie di assicurazioni o viceversa.