
“L’Ania, ingannando ancora una volta, continua ad affermare che ci sarebbe stato un calo delle tariffe assicurative Rc Auto, aumentate al contrario del 245% dal 1994 al 2012, con il costo del premio che in Italia si mangia il 6,5% di stipendio, il doppio della media Ocse e il triplo dell’Inghilterra”. Lo dicono le associaizoni dei consuamtori Adusbef e Federconsumatori, in un comunicato contestando le analisi dell’Ania che rilevano un calo delle tariffe.
“Se i prezzi della Rc auto sono tornati a diminuire, si chiedono le associazioni dei consumatori, come mai gli utili delle imprese, nonostante la minore incidentalità ed il calo dei risarcimenti corrisposti anche a causa della minore circolazione indotta dalla crisi economica, sono stati pari a 5,8 miliardi di euro nel 2012, con un salasso pro-capite di 262 euro a famiglia, che continuano a svenarsi per corrispondere tali dividendi netti alle imprese assicurative”. Per Adusbef e Federconsumatori, “gli aumenti selvaggi Rc auto che hanno saccheggiato le tasche delle famiglie, hanno avuto vaste complicità di autorità come l’Isvap, che non ha - denunciano - vigilato sulle compagnie con la finalità di sviluppare un mercato concorrenziale”. Per questo Adusbef e Federconsumatori “plaudendo all’Antitrust che ha avviato un’istruttoria sulle principali 8 Compagnie per accertare violazioni al plurimandato degli agenti, chiedono ancora una volta che il Governo ponga un argine ad una speculazione decennale assurda ed illegale”.