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Operazioni del valore di miliardi di dollari hanno toccato livelli record nel 2014, sia in termini di volume che di performance finanziaria. E’ quanto emerge dal Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di Towers Watson: sono sette le operazioni superiori ai 10 miliardi di dollari che si sono chiuse nell’ultimo trimestre dell’anno.
La ricerca - realizzata in collaborazione con Cass Business School – evidenzia che 165 grandi operazioni (del valore di oltre $ 1 miliardo) sono state completate da inizio anno ad oggi e fra queste 11 di enormi dimensioni. Il prezzo delle azioni delle società acquirenti è continuato a crescere, di circa 6.7 punti percentuali (pp), dato superiore a quello del trimestre precedente e al corrispondente trimestre del 2013.
L’indagine rivela che il 2014, con un numero record di operazioni in fase di completamento in tutto il mondo, è stato un anno di boom per M&A: 844 sono state le operazioni del valore di oltre 100 milioni di dollari rispetto alle 720 nel 2013. Il Nord America mantiene la sua posizione dominante, in termini di volume di attività, che rappresentano più della metà (462) di tutte le operazioni.
Fabio Carniol, Managing Director di Towers Watson per l'Italia, commenta così: “E’ stato un trimestre intenso quello che ha chiuso un anno già particolarmente buono per i deal di maggiori dimensioni e più complessi, che sono adesso a un livello mai visto prima. In generale il settore è in crescita. Il numero complessivo a livello globale ha ormai raggiunto livelli mai registrati prima della crisi finanziaria e con questo slancio possiamo aspettarci un inizio altrettanto forte del 2015 e un ottimo gennaio. L’accresciuta fiducia del mercato rischia di essere ulteriormente alimentata da forti rendimenti visto che quest'anno si prospettano offerte complesse che attraverseranno le frontiere e i settori. "
Secondo l’indagine, gli acquirenti anche quest’anno hanno mantenuto un trend di sovraperformance ormai ininterrotto da oltre due anni. La sovraperformance media mobile a tre anni è attualmente 2.6pp. Best performer in questo trimestre è stata ancora l’area Asia-Pacifico, seguita da Europa e Nord America. Gli acquirenti asiatici hanno mantenuto un rendimento elevato per tutto il 2014, in questo trimestre con una percentuale di 24.9 pp superiore al loro indice regionale [MSCI World Index]. Al contrario, le prestazioni degli acquirenti del Nord America sono state ben al di sotto del loro indice regionale di -4.9 pp durante l'ultimo trimestre, il più basso dal terzo trimestre 2012, pur avendo il più alto volume regionale di operazioni concluse.
I settori che quest’anno hanno generato maggiori rendimenti sono i beni di prima necessità, l’assistenza sanitaria e l’hi-tech. L’Energy è stato l'unico settore a non produrre una sovraperformance.
Secondo Fabio Carniol "L’Asia-Pacifico come top performer è ormai un trend consolidato e i suoi rendimenti costantemente elevati stanno spingendo al rialzo i rendimenti medi. La vera domanda ora è: quanto tempo questo trend continuerà? Quello che sappiamo per esperienza è che una visione di lungo termine è fondamentale per avere successo nel deal-making. Gli investitori che privilegiano una strategia d’integrazione che tiene conto sia del capitale umano che di quello finanziario sono maggiormente in grado di ottenere sovraperformance anche dopo il primo anno rispetto a quelli che considerano una fusione in termini monetari puri e che sottovalutano quindi l’importanza delle persone per il successo delle operazioni di M&A. "