
Il Gruppo Unipol ha iniziato il 2025 con il piede giusto, mettendo a segno una performance solida e in crescita su tutti i principali indicatori. L’utile netto consolidato, comprensivo del contributo di BPER e Banca Popolare di Sondrio, è salito a 407 milioni di euro, segnando un +12,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma anche al netto delle partecipazioni bancarie, i numeri restano brillanti: 285 milioni di euro, in aumento del 17,8% rispetto ai 242 milioni registrati nel primo trimestre 2024.
A trainare i risultati è stata anche una raccolta diretta assicurativa che ha sfiorato i 5 miliardi di euro, crescendo del 18,8% rispetto all’anno precedente, con segnali positivi che arrivano da entrambi i comparti, Danni e Vita. Nel ramo Danni, Unipol ha registrato premi per 2,4 miliardi di euro, con una crescita del 4,7% sostenuta in particolare da UniSalute, che ha segnato un balzo del 21,5%.
Buone notizie anche dai business Auto e Non Auto, cresciuti rispettivamente del 4,5% e del 4,9%.
Il combined ratio si è attestato al 91%, in leggero miglioramento rispetto al 91,1% del primo trimestre 2024, segno di un equilibrio tecnico-economico che si mantiene solido.
Tuttavia, il vero exploit arriva dal comparto Vita, dove la raccolta ha raggiunto i 2,6 miliardi di euro, con un’impennata del 35,5% grazie soprattutto al canale bancassicurativo e ai contratti collettivi previdenziali di nuova acquisizione.
Anche al netto di questi ultimi, la crescita resta robusta (+9,6%), e la nuova produzione si conferma in linea con gli obiettivi tracciati dal Piano Strategico 2025-2027.
A completare il quadro positivo, i dati sulla solidità patrimoniale: l’indice di solvibilità consolidato si è portato al 218%, in rialzo rispetto al 212% di fine 2024, mentre quello del solo Gruppo assicurativo è salito al 277%.
Numeri che consolidano la posizione di Unipol come protagonista del settore. E mentre la compagnia guarda avanti, il tema delle partecipazioni bancarie continua a tenere banco. “Non abbiamo sul tavolo alcuna richiesta alla BCE per aumentare la quota”, ha chiarito l’amministratore delegato Matteo Laterza, riferendosi alla partecipazione in BPER, precisando che Unipol non intende salire oltre il 20%. Qualora l’Ops su Banca Popolare di Sondrio non dovesse raggiungere il 100%, la compagnia ha già pronto un piano per non superare la soglia: “un derivato per vendere a termine l’esatto ammontare di azioni BPER eccedenti il 20%, un’opzione che abbiamo già usato in passato”. Un segnale chiaro di controllo e strategia ponderata anche nel rapporto con il settore bancario.