Nei primi nove mesi dell’anno Unipol ha registrato un utile netto consolidato di 769 milioni di euro, in calo rispetto ai 854 milioni di fine settembre 2022, rendicontato però secondo i principi contabili precedenti, sul cui si riflettevano componenti straordinarie per circa 275 mln legate al consolidamento pro-quota di BPER Banca. Il dato dei primi 9 mesi 2022, rideterminato con i nuovi principi, sarebbe pari a 495 milioni.
La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 10,5 miliardi di euro, +7,5% su base annua. Il segmento Danni ha raccolto premi per 6,07 miliardi (+3,8%). Al risultato contribuiscono: UnipolSai (4,8 miliardi; +0,8%); UniSalute (562 milioni; +37%) con l’avvio del progetto UniSalute 2.0, grazie al quale le reti distributive agenziali e di bancassicurazione del Gruppo propongono alla clientela retail e Pmi i prodotti Salute offerti dalla compagnia; Arca Assicurazioni (199 mln; +10,3%); Linear (159 mln; +9,7%).
Incremento sostenuto per quanto riguarda i premi Non Auto (3,2 miliardi; +6,2%), grazie soprattutto allo sviluppo del comparto Salute. Molto bene gli ecosistemi Welfare (1,2 miliardi; +9,2%), che registra un incremento significativo dei rami Malattia (762 milioni; +16,6%), e Property (1,6 miliardi; +5,3%). Il lieve deterioramento del combined ratio al 98,6% è ascrivibile all’impatto degli eventi atmosferici di luglio in Nord Italia, l’indice di solvibilità di Gruppo sale comunque al 218%.
Andamento positivo anche nel segmento Vita dove la raccolta è cresciuta del 12,9% raggiungendo i 4,4 miliardi di euro, con le reti di vendita concentrate su prodotti tradizionali e multiramo in una logica di ottimizzazione dei flussi netti delle gestioni separate. In questo settore si evidenzia l’apporto di UnipolSai (2,6 miliardi; +4,5%) e del canale di bancassicurazione Arca Vita, (1,8 miliardi; +28,4%).