
Il gruppo Unipol ha chiuso il 2014 con un utile netto di 783 milioni di euro (+12,9% sul 2013) e una raccolta premi di 16 miliardi di euro (+4%).
Il risultato consolidato ante imposte ammonta a 1,13 miliardi, in flessione del 3,2%. In questo caso, l’ipotesi di dividendo è di 0,17500 euro per azione ordinaria, 6,5 euro per azione di risparmio a e 0,20438 euro per azione di risparmio b, con un pay out pari a circa il 65%.
La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, è salita del 6,4% a 17,88 miliardi.
Nel comparto Vita la raccolta diretta del gruppo Unipol ha raggiunto 8,91 miliardi, in crescita del 27,7% rispetto al 2013 e "riflette la prosecuzione del forte trend di espansione dei prodotti tradizionali riscontrato a partire dal 2013, favorito dal contesto di bassi tassi di interesse e dalla ridotta propensione al rischio da parte degli assicurati". In particolare il comparto beneficia della crescita del canale di bancassicurazione, rappresentato dal gruppo Arca Vita con una raccolta premi di 1,32 miliardi (+57,3%) e dal gruppo Popolare Vita che incrementa del 44,6% la raccolta a a 3,66 miliardi. Anche UnipolSai, con 3,69 miliardi registra una crescita del 7,5%, nonostante - precisa la nota - il venir meno di alcuni incassi di contratti di importo rilevante che avevano influenzato positivamente il 2013. Il risultato ante imposte del settore Vita e' positivo per 272 milioni di euro, contro i 512 milioni del 2013
Nel danni i premi si attestano a 8,96 miliardi (-8,7% rispetto al 31 dicembre 2013). Al netto della cessione di portafoglio ad Allianz, la variazione risulta del -5,9%.
Alla raccolta danni contribuiscono il gruppo UnipolSai con 8,42 miliardi (-9,0% rispetto al 2013) e le altre compagnie direttamente controllate da Unipol gruppo finanziario (Unisalute, Linear e Arca assicurazioni) con 545 milioni. In sensibile crescita Unisalute, specializzata nel comparto sanitario, con premi per 270 milioni (+9%), mentre cala la raccolta di Linear (172 milioni, -16,5%) e Arca Assicurazioni (103 milioni, -7,2%).
I premi auto sono pari a 5,2 miliardi (-13%). Il comparto non auto si attesta a 3,75 miliardi (-2,0%).
L’ulteriore contrazione dei sinistri denunciati ha permesso di contenere gli effetti di riduzione del premio medio, precisa Unipol, che in questo contesto ha registrato un combined ratio del 94,0% (93,1% al 2013).