
Il gruppo Unipol chiude l'esercizio 2018 con un utile netto consolidato pari a 628 milioni di euro, inclusa la plusvalenza di 309 milioni generata dalla cessione della partecipazione di UnipolSai Assicurazioni in Popolare Vita e la minusvalenza pari a 338 milioni di euro derivante dalla deliberata cessione della partecipazione detenuta in Unipol Banca a Bper Banca.
Nell’esercizio 2017 il gruppo aveva segnato una perdita di 169 milioni di euro, per via degli effetti economici legati al piano di ristrutturazione del comparto bancario per 824 milioni, al netto delle imposte.
Escludendo nei due periodi in esame gli effetti di tali componenti non ricorrenti e ricalcolando i risultati economici consolidati a perimetro omogeneo, il risultato netto consolidato del 2018 si attesta a 645 milioni di euro, rispetto ai 598 milioni del 2017.
Il risultato consolidato ante imposte del comparto assicurativo è pari a 1.351 milioni di euro (+33,1% rispetto ai 1.015 milioni del 2017). A tale risultato contribuiscono il settore Danni per 730 milioni di euro (687 milioni nel 2017) e il settore Vita per 621 milioni di euro (328 milioni nel 2017).
La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 12,349 mld di euro (+0,5% rispetto ai 12,291 mld del 2017). A perimetro omogeneo, la raccolta del gruppo risulta pari a 12,245 mld di euro, in crescita del 5,7% rispetto agli 11,586 mld del 2017.
Il patrimonio netto consolidato ammonta, al 31 dicembre 2018, a 6,327 mld di euro (7,453 mld al 31 dicembre 2017), di cui 5.032 milioni di euro di pertinenza del gruppo. L'indice di solvibilità di Gruppo vede un rapporto tra fondi propri e capitale richiesto pari al 163%, rispetto al 166% del 31 dicembre 2017.
Nel comparto Vita, il Gruppo Unipol ha registrato nell’esercizio 2018 una crescita dei ricavi raggiungendo, a perimetro omogeneo, una raccolta diretta pari a 4,292 mld di euro (+15,4% rispetto ai 3.719 del 2017) trainata dal comparto bancassurance dopo il rinnovo degli accordi di distribuzione di Arca Vita con le principali banche collocatrici.
Nel settore Danni la raccolta diretta del gruppo è pari a 7,953 mld di euro (+1,1% rispetto ai 7,867 mld del 2017).
Il risultato ante imposte del settore è positivo per 621 milioni di euro (328 milioni nel 2017). Il risultato normalizzato7 e a perimetro omogeneo5 è pari a 299 milioni di euro, contro i 248 milioni di euro al 31 dicembre 2017.
Unipol presenterà il nuovo piano industriale a maggio, in occasione della trimestrale e dopo il rinnovo del cda. Lo ha detto il numero uno Carlo Cimbri durante la conference call di presentazione dei risultati finanziari. “Nel piano non ci sarà alcun tipo di ristrutturazione di assetto societario, nè alcun tipo di accorciamento della catena. Poi nella vita, come negli affari, non c’è nulla di definitivo ma oggi non stiamo pensando a questo tipo di eventualità”.