
Malgrado l’inflazione, l’incertezza economica e le preoccupazioni per clima e geopolitica, la voglia di vacanze estive non si spegne. Anzi, gli italiani si confermano tra i più determinati a non rinunciare alla valigia: l’83% ha intenzione di viaggiare tra giugno e settembre, contro una media europea del 75%.
Lo rivela l’European Summer Vacation Confidence Index 2025 di Allianz Partners, che fotografa un’Europa divisa tra la voglia di evasione e i timori per le spese. “Anche in un contesto di incertezza economica e di costi di viaggio in aumento, gli italiani e gli europei continuano a dare grande valore alle loro vacanze estive”, commenta Marco Gioieni, amministratore delegato di Allianz Partners Italia. Ma come conciliano il desiderio di viaggiare con i portafogli sotto pressione? Semplice: tagliando tutto il tagliabile.
Il 68% degli italiani ammette di voler ridurre le spese extra, come ristoranti, cultura o palestra, pur di garantirsi la vacanza. Addirittura, il 67% rimanda acquisti importanti – auto, ristrutturazioni – per dare priorità ai viaggi. Una strategia che paga: la spesa media per famiglia salirà a 1.950€, con un +16% rispetto al 2024. Numeri che raccontano una verità: l’estate resta sacra, anche a costo di sacrifici. Ma non tutti ce la fanno. Tra chi rinuncia, un terzo cita l’impossibilità di sostenere la spesa, e il 32% lamenta semplicemente che “i viaggi sono diventati troppo costosi”.
L’Europa risulta inoltre divisa in termini di budget: svizzeri e britannici aumentano significativamente la spesa (3.722€ e 2.747€ rispettivamente), mentre tedeschi, spagnoli e olandesi tengono la linea. Ma il vero nemico, oltre al costo, è il clima. Il 62% degli italiani teme eventi estremi – ondate di calore, incendi – e il 66% sceglie le destinazioni valutando i rischi ambientali. “Il mondo è diventato meno prevedibile”, osserva Anna Kofoed, Chief officer travel di Allianz Partners, “e sempre più persone cercano protezione con un’assicurazione”. Non a caso, il 62% degli europei ne acquisterà una (+3% sul 2024), anche se l’Italia, pur in crescita, rimane fanalino di coda.
Geopolitica e overtourism sono altri due fattori che incidono sul turismo. Il 51% degli italiani è preoccupato per instabilità globali, e il 44% cambierebbe meta in caso di controlli alle frontiere più rigidi. Intanto, il 21% di chi resta a casa evita le destinazioni “sature”, preferendo luoghi autentici e sostenibili. “I viaggiatori vogliono esperienze significative”, spiega il report: il 73% degli italiani cerca vacanze che supportino le comunità locali. E mentre svizzeri e austriaci volano all’estero, il 67% degli italiani opta per il Belpaese, complice forse la voglia di sicurezza. Ma la motivazione principale, per il 74%, resta una sola: “sperimentare qualcosa di nuovo”.
Insomma, l’estate 2025 sarà un equilibrio tra desiderio e prudenza. Con una certezza: “Nessuno vuole imprevisti in vacanza”, chiosa Kofoed. E se l’assicurazione diventa un alleato, c’è chi, come Allianz, scommette su app come Allyz per gestire emergenze in tempo reale. Perché, in fondo, quello che conta è godersi il viaggio. Con o senza sacrifici.