
Secondo il Venture Capital Barometer di EY, nel 2024 il mercato del venture capital italiano ha raccolto €1.127 milioni, segnando una crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente, con 292 operazioni (+11% rispetto al 2023).
Nonostante questo risultato positivo, il mercato italiano resta limitato, con investimenti che rappresentano solo lo 0,06% del PIL, a fronte dello 0,20% della Germania, dello 0,26% della Francia e dello 0,12% della Spagna.
Lo studio evidenzia che, sebbene ci sia una stabilità nelle risorse destinate alle startup italiane, il Paese fatica a sviluppare una crescita accelerata nel venture capital. Nonostante i segnali di stabilità, persistono criticità legate alla difficoltà di mantenere e attrarre grandi imprese tecnologiche e all’incapacità di consolidare una cultura che favorisca l’innovazione a lungo termine.
I settori principali per gli investimenti sono stati Health & Life Science, Software & Digital Services, e Technology & IoT, con operazioni significative come quelle di Bending Spoons (€143m), MMI (€101m), e Satispay (€60m). L'analisi di EY rileva anche una concentrazione degli investimenti nel Nord Italia, ma con risultati positivi anche al Centro e al Sud.
Secondo Marco Daviddi, strategy and transactions markets leader Europe West di EY, il mercato italiano è in una fase di stabilità che richiede riflessioni su come sostenere la crescita delle startup e favorire sinergie con università e aziende per trasformare il potenziale in progresso sostenibile. “Se negli ultimi anni abbiamo posto grande attenzione al tema delle risorse da destinare agli investimenti, ora sembra urgente affrontare il tema di come supportare la crescita delle realtà innovative per essere in grado di trasformarsi in realtà strutturate, in grado di dare un efficace contributo allo sviluppo e modernizzazione del nostro Paese. Dobbiamo affrontare barriere strutturali, facilitare sinergie con aziende, università, centri di ricerca e società di consulenza. Solo così trasformeremo il potenziale del nostro ecosistema in progresso concreto e sostenibile”.