
Zurich Insurance Group ha espresso fiducia circa il raggiungimento dei suoi obiettivi per il 2022, sull’onda dei risultati dei primi nove mesi dell’anno che registrano una raccolta premi Property & Casualty di 31,15 miliardi di dollari nel segmento danni (+14% su base annua) e per 2,8 miliardi (+7%) nel segmento Vita.
Zurich non fornisce indicazioni sull’utile sui primi nove mesi.
Sul profitto del 2021 peseranno le perdite causate dalle inondazioni in Europa per le quali si stimano perdite tra i 150 e i 200 milioni di dollari, mentre non sono ancora evidenti le conseguenze delle tempeste abbattutesi su Stati Uniti, in primis l’uragano Ida di agosto.
Al 30 settembre, il coefficiente patrimoniale del Swiss Solvency Test (SST) di Zurigo era stimato al 203%, ben al di sopra del livello obiettivo di almeno il 160%.
Per quanto riguarda l’Italia, il Cfo George Quinn ha detto le attività si sviluppano molto bene e “l’impegno del gruppo assicurativo elvetico è dimostrato dalla recente acquisizione della rete di consulenti finanziari di Deutsche Bank, a fronte della performance di lungo termine del business nel Paese e della fiducia che abbiamo nel nostro management team”.
Sul fronte dell’M&A in Europa, Quinn ha detto che essendo Zurich un importante player “se dovesse emergere l’opportunità di esplorare acquisizioni in Europa, lo faremo, ma non si tratta della priorità del Gruppo. Preferiamo considerare come dare sostegno alla nostra attività' in modo organico. La forza del nostro bilancio ci dà la flessibilità necessaria per prendere in considerazione un’opportunità qualora emergesse”.