Banca Popolare Vicenza
La Fondazione Cariverona ha acquisito oltre 5,5 milioni di azioni di Cattolica Assicurazioni offerte in collocamento dalla Banca Popolare di Vicenza.
Dopo aver valutato con estrema attenzione la situazione in cui versa la Banca Popolare di Vicenza, anche alla luce del quadro di incertezza emerso dall’esame dei dati di bilancio 2016 della società, il cda di Cattolica Assicurazioni ha deciso di esercitare il diritto di vendita a Banca Popolare di Vicenza delle partecipazioni detenute nel capitale sociale di Berica Vita, Cattolica Life e ABC Assicura, mettendo così la parola fine alla joint venture bancassicurativa fra le due società venete.
Il recesso unilaterale dall’accordo di partnership fra Cattolica Assicurazioni e BpVi, deciso lo scorso 4 agosto 2016 dalla compagnia assicurativa, è effettivo a partire dal 10 febbraio 2017, essendo trascorsi i sei mesi dalla ricezione da parte di Banca Popolare di Vicenza della comunicazione relativa al recesso unilaterale.
First Cisl, il primo sindacato del settore finanziario italiano, si costituirà parte civile, per il tramite del proprio segretario generale Giulio Romani, nei procedimenti che venissero aperti a carico dei vecchi amministratori della Banca Popolare di Vicenza, qualora domani l’assemblea degli azionisti della banca vicentina dovesse deliberare l’azione di responsabilità nei loro confronti. La conferma proviene da Paolo Ghezzi, responsabile di First Cisl nel gruppo Banca Popolare di Vicenza.
Cattolica Assicurazioni ha chiuso il primo trimestre 2016 con un utile netto consolidato di 25 milioni rispetto ai 33 milioni dell’analogo periodo del 2015. Al netto delle svalutazioni il risultato è pari a 32 milioni.
In conseguenza dell’acquisizione della quota di maggioranza di Banca Popolare di Vicenza da parte del Fondo Atlante, si modifica anche l’assetto di Cattolica Assicurazioni dove Quaestio Capital Management, il fondo d’investimento che controlla il Fondo Atlante, ha assunto il controllo indiretto del 15,071% del capitale della compagnia veronese.
"Aver votato la trasformazione in Spa di Banca Popolare di Vicenza è stata una scelta necessaria per la sopravvivenza della banca e la tutela dell'occupazione" così commenta Giulio Romani, Segretario Generale First Cisl a margine dell'assemblea conclusasi in serata. "Lo affermiamo - continua Romani - pur essendoci espressi negativamente sul decreto che prevede la trasformazione in SPA delle banche popolari che colloca, di fatto, sul mercato un pezzo importante del nostro sistema bancario rendendolo quindi potenzialmente preda di acquisizioni straniere, ovvero di operazioni speculative".
Complice la riforma delle banche popolari, la finanza veneta si è messa in gran spolvero e studia le possibili mosse del nuovo risiko bancario. Sullo sfondo si muove la Fondazione Cariverona che punta al ruolo di polo aggregante, con una potenza di fuoco che sfiora il miliardo (250 milioni di liquidità già in cassa più i circa 400 milioni che potrebbe incassare dall’alleggerimento in Unicredit).