Confartigianato
In Italia sono 5,7 milioni le persone e 405mila le imprese che vivono e operano in aree a rischio di frane e 2,4 milioni i cittadini e 226mila le imprese che risiedono in zone ad elevato rischio di alluvioni, fenomeni sempre più frequenti che nel decennio 2013-2022 hanno provocato danni economici per 5 miliardi di euro ogni anno.
C’è gran fermento negli ultimi giorni sulle polizze Cat Nat. Tra le fughe in avanti, subito stoppata, del ministro Musumeci di renderle obbligatorie anche per le abitazioni private, il governo ha ribadito invece i termini per le aziende che dovranno sottoscrivere una polizza entro la fine dell’anno. Provvedimento, che seppure conterrà una modalità di atterraggio più morbido, si parla di un cuscinetto di 90 giorni, non piace al mondo produttivo. il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha sollevato una questione delicata: “Potrebbe succedere che nei territori più esposti al rischio, gli industriali non investano più. Ciò vuol dire desertificare pezzi del territorio e non ce lo possiamo permettere”.
Le micro e piccole imprese italiane sono quelle, in Europa, a maggiore rischio. La loro quota di export manifatturiero diretto nei Paesi extra Ue è infatti pari al 32,7% del totale europeo, con un valore addirittura doppio rispetto alle omologhe imprese tedesche, sostiene Confartigianato.
Assiteca, principale società di brokeraggio assicurativo a matrice italiana, a ceduto il 10% di ArtigianBroker a Confartigianato, che ha deciso di esercitare il proprio diritto di opzione di acquisto.
Il crollo della palazzina a Torre Annunziata ha riportato alla luce il tema della sicurezza degli edifici. Un tema decisamente critico per il nostro Paese dove, secondo un censimento del patrimonio abitativo italiano svolto da Confartigianato, oltre 2 milioni di case sono vecchie e in cattivo stato.