Dazi USA
L’accordo commerciale annunciato il 27 luglio 2025 da Donald Trump e Ursula von der Leyen segna un momento di apparente distensione nei rapporti tra Stati Uniti e Unione Europea, ma lascia sul tavolo più ombre che certezze, si legge in un report di Coface.
L’annuncio dell’ex presidente americano Donald Trump sull’introduzione di dazi del 50% sul rame, a partire dal primo agosto, ha immediatamente scosso i mercati e acceso i riflettori su una filiera strategica per l’economia globale.
La crescita economica mondiale sta subendo un rallentamento significativo a causa della politica sui dazi implementata dagli Stati Uniti, che ha ridotto gli scambi commerciali e aumentato l’incertezza sui mercati internazionali. Secondo l’ultima analisi del World Insurance Sigma di Swiss Re Institute, pubblicata il 9 luglio 2025, la crescita del PIL mondiale dovrebbe rallentare al 2,3% nel 2025 e al 2,4% nel 2026, rispetto al 2,8% registrato nel 2024.
Le compagnie assicurative cinesi sono sotto minaccia a causa dell’impatto continuo delle tariffe statunitensi sulle esportazioni del paese. Un recente studio di GlobalData ha avvertito che le compagnie dovranno affrontare una battaglia per i ricavi da investimenti.
Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina stanno mettendo in ginocchio il settore agricolo americano. Dopo l’introduzione di nuovi dazi da parte dell’amministrazione Trump, la Cina ha risposto con tariffe del 15% su diversi prodotti, colpendo duramente i produttori statunitensi, soprattutto nel Midwest.