Debito pubblico
Il debito pubblico italiano continua a crescere a dismisura. Secondo i dati pubblicati dal bollettino di Banca d’Italia “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, nel mese di aprile il debito è cresciuto di 9,3 miliardi rispetto a marzo, salendo a 2.311,7 miliardi, pari al 131% del Pil.
Oltre un terzo del debito pubblico italiano è in mano agli stranieri, anche se la quota degli investitori esteri è un calata, negli ultimi due anni, passando dal 34% al 32%. Lo rileva una analisi sul debito pubblico italiano realizzata dal Centro Studi di Unimpresa, secondo cui i titoli sottoscritti da fondi e assicurazioni sono calati di 28 miliardi (-19%) a 120 miliardi.
Unimpresa ha effettuato un’analisi sulla ripartizione del debito del nostro Paese per sottoscrittori: oltre il 30% è in mano a soggetti stranieri.
Il debito dello Stato è di tre volte superiore di quello delle autonomie locali. A fare i conti è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre: al 30 giugno scorso il debito dell’Amministrazione centrale dello Stato ammontava a 257,8 miliardi di euro (al netto dei titoli di Stato) a fronte degli 81,6 miliardi di Regioni ed Enti locali e di soli 184 milioni per gli Enti previdenziali.