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Unimpresa ha effettuato un’analisi sulla ripartizione del debito del nostro Paese per sottoscrittori: oltre il 30% è in mano a soggetti stranieri.
Su 2.224 miliardi di titoli del Tesoro e altre forme di indebitamento statale, 743 miliardi sono sottoscritti da soggetti esteri.
Fa capo alle famiglie il 5% del debito (115 miliardi), mentre le banche italiane hanno una fetta pari al 29% (661 miliardi) e le assicurazioni del nostro Paese al 21% (467 miliardi).
Vale il 10% la quota di debito posseduta dalla Banca d’Italia (236 miliardi), cresciuta sensibilmente nell’ambito del piano di acquisti deliberato dalla Banca centrale europea.
In particolare, la quota di Bankitalia è raddoppiata negli ultimi 12 mesi (aveva 142 miliardi un anno fa, pari al 6%), mentre si è contemporaneamente dimezzata quella delle famiglie (possedevano bot e btp per 219 miliardi, pari al 10%).
Secondo l’analisi dell’associazione, basata su dati della Banca d’Italia, ad agosto 2016 su 2.224,7 miliardi di debito, 743,1 miliardi (33,40% risultavano sottoscritti da soggetti stranieri, 115,9 miliardi (5,21%) dalle famiglie, 467,5 miliardi (21,02%) da assicurazioni e fondi d’investimento del Paese, 661 miliardi (29,71%) da banche italiane e 236,9 miliardi (10,65%) dalla Banca d’Italia.