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La quarantena ha acceso i riflettori sullo smart working e le sue necessità. Milioni di italiani sono costretti a lavorare da casa e molti si sono trovati del tutto impreparati, o quasi.
La terza edizione del “Mobile Security Index” di Verizon sostiene che poco meno della metà delle aziende di tutto il mondo fatica a prevenire gli attacchi degli hacker e i tentativi di intrusione via mobile. Circa 4 intervistati su 10 (43%) ha riferito che nell’ultimo anno le proprie aziende hanno trascurato la sicurezza mobile. Il risultato è che queste aziende hanno il doppio delle probabilità di subire una violazione, secondo gli esperti di Verizon.
Sono sempre di più le piccole e medie imprese italiane a seguire la tendenza del “mobile”, strategia efficace che coinvolge più di un semplice sito web ottimizzato per i dispositivi mobili.
Più della metà (il 60%) degli utenti non protegge i propri dispositivi mobili con le password: solo il 15,8%, invece, utilizza soluzioni antifurto. In questo panorama i "ladri digitali" che mettono le mani su uno smartphone potrebbero ottenere molto anche solo da un singolo furto.
Si chiama Satispay la applicazione rilasciata su smartphone per effettuare pagamenti digitali direttamente via telefono.
Il fenomeno ransomware è in grande crescita. Nei primi tre mesi dell’anno gli attacchi di ransomware via mobile (la diffusione di virus che blocca l’utilizzo del telefonino e chiede un riscatto) sono più che triplicati, raggiungendo i 218.625 casi rilevati, rispetto ai 61.832 del trimestre precedente.
Gli esperti di comScore - società specializzata nella misurazione cross-platform a livello globale di audience, brand e comportamenti di consumo – hanno rilevato nello scorso mese di marzo come tra la popolazione digitale italiana (37,3 milioni di visitatori unici Desktop e Mobile), si sia verificato il sorpasso degli utenti che accedono a Internet esclusivamente tramite device mobili (9,3 milioni, pari al 25% del totale) sugli utenti che accedono solo da desktop (9,1 milioni, pari al 24%).
Con l’esplosione dell’e-commerce mobile, il numero di canali di comunicazione online e il volume di dati dei consumatori si stanno moltiplicando, portando gli sviluppatori di software a progettare piattaforme in grado di raccogliere e analizzare i dati provenienti dai diversi canali.
La concorrenza e l’informazione dei consumatori fanno bene al mercato e alle tasche degli utenti: si potrebbero riassumere in questo modo i risultati dell’indagine condotta da Facile.it, comparatore attivo anche nel campo delle offerte telefoniche per il mobile che ha messo in evidenza come, nel corso dello scorso anno, ogni famiglia italiana sia riuscita a ridurre di oltre il 5% la spesa dei cellulari, arrivando in media a 576 euro.
Il 36% degli italiani in possesso di smartphone utilizza i servizi di mobile banking ovvero gestisce il proprio denaro tramite smartphone o tablet e per 9 su 10 ciò ha migliorato la gestione del denaro. A dirlo è l’Indagine Internazionale ING sul Mobile Banking condotta da ING Bank su un campione di 15.000 risparmiatori in 15 Paesi in cui ING Bank è presente.
Smartphone, tablet, reti mobili broadband, applicazioni hanno creato un vero e proprio circolo virtuoso che sta modificando profondamente i consumi digitali degli italiani e gli investimenti delle aziende. Entro la fine di quest’anno, gli italiani che navigano mensilmente via smartphone e tablet saranno più di 30 milioni.