TFR
HDI Assicurazioni lancia “TFR Attivo”, il suo primo prodotto assicurativo vita per la Linea Azienda, che consente al datore di lavoro di poter tutelare con un’unica polizza il TFR dei propri dipendenti cominciando ad accantonare da subito la disponibilità a copertura dell’impegno verso ciascun lavoratore.
“La categoria dei lavoratori dei lavoratori bancari e assicurativi vanta una storia pluriennale di fondi pensione: è per questo che sentiamo il dovere di intervenire in modo chiaro sulla riforma che consente al lavoratore di anticipare il TFR in busta paga”.
Via libera da marzo al Tfr in busta paga, ma per le imprese è già un flop. Da sottolineare come manchi tuttora il decreto che definisca le modalità per definire questa opzione.
Secondo i dati della Confesercenti, raccolti attraverso a un sondaggio commissionato a Swg, ad oggi ne hanno fatto richiesta appena 6 lavoratori su 100, e solo un altro 11% vorrebbe farlo entro l’anno. La stragrande maggioranza (l’83%) lo lascerà invece accumulare nell’impresa in cui lavora, come avvenuto finora.
Nel settore privato il 28,8% del Tfr è versato ai fondi di previdenza complementare. Nelle imprese con oltre 1.000 dipendenti la percentuale sale al 43,5%.
Dopo tante critiche alla proposta del governo di inserire il tfr in busta paga arriva, un po' a sorpresa, l’apertura della Covip.
“In questa fase di perduranti difficoltà per il nostro sistema produttivo, è impensabile che le piccole imprese possano sostenere ulteriori sforzi finanziari, come quello di anticipare mensilmente parte del Tfr ai dipendenti. Dopo aver subito, soltanto nell'ultimo anno, una contrazione del credito erogato dal sistema bancario del 5,2%, pari a oltre 8 miliardi di euro, ora alle piccole imprese verrebbe chiesto di erogare diversi miliardi in anticipazione del Tfr. Siamo di fronte alla ‘misura perfetta’, se si vuol dare una mano a far chiudere decine di migliaia di piccole imprese che stanno resistendo stremate da 6 anni di crisi e difendono in tal modo migliaia di posti di lavoro”.