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Secondo l’edizione 2021 del Data Breach Investigations Report di Verizon Business (Dbir 2021), la pandemia ha costretto le aziende ad adottare modelli di smart working per non sospendere l’attività, ma il lavoro da remoto ha fatto esplodere gli attacchi phishing (+11%) e ransomware (+6%) e nella maggior parte dei casi le violazioni sono causate da errori umani.
Le organizzazioni globali “continuano a mettere a rischio i dati delle carte di credito dei propri clienti nei pagamenti elettronici e ciò accade a causa della mancanza di una strategia a lungo termine per la sicurezza dei pagamenti e della difficoltà di esecuzione”. È questa una delle principali evidenze del “Payment Security Report 2020” pubblicato da Verizon Business.
La terza edizione del “Mobile Security Index” di Verizon sostiene che poco meno della metà delle aziende di tutto il mondo fatica a prevenire gli attacchi degli hacker e i tentativi di intrusione via mobile. Circa 4 intervistati su 10 (43%) ha riferito che nell’ultimo anno le proprie aziende hanno trascurato la sicurezza mobile. Il risultato è che queste aziende hanno il doppio delle probabilità di subire una violazione, secondo gli esperti di Verizon.
I risultati dello studio Data Breach Investigations Report 2018 (Dbir) realizzato da Verizon mostrano che il 20% degli incidenti legati alla cyber security e il 15% delle violazioni dei dati provengono da soggetti interni all’organizzazione, e i maggiori fattori scatenanti sono il profitto finanziario (47,8%) e il puro divertimento (23,4%).
Gli attacchi ransomware rimangono tra le più temibili minacce informatiche per le organizzazioni a livello mondiale. È quanto emerge dal Data Breach Investigations Report 2018 (Dbir), realizzato da Verizon.