Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di marzo l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,4% nei confronti di marzo 2013, in decelerazione rispetto a febbraio (+0,5%). Il rallentamento dell’inflazione è imputabile alla flessione su base annua dei prezzi dei beni energetici non regolamentati e degli alimentari non lavorati e all’ulteriore attenuazione delle dinamiche inflazionistiche rilevate per quasi tutte le rimanenti tipologie di beni e servizi.
L’inflazione di fondo, al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, scende allo 0,9%, dall’1% di febbraio; al netto dei soli beni energetici, rallenta di due decimi di punto percentuale, portandosi allo 0,8% (da +1% del mese precedente). Il lieve rialzo mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente agli aumenti – su cui incidono anche fattori stagionali – dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+0,6%) e di quelli ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,3%); contribuisce, inoltre, l’incremento congiunturale dei prezzi dei servizi relativi all’abitazione (+0,3%). L’inflazione acquisita per il 2014 sale allo 0,2%, dallo 0,1% di febbraio. Rispetto a marzo 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,4% (era -0,1% nel mese precedente) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende all’1,0%, dall’1,2% di febbraio. Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di un decimo di punto percentuale rispetto a febbraio 2014. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,3% su base mensile e crescono dello 0,7% su base annua (in attenuazione dal +1% di febbraio). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente e crescono dello 0,4% nei confronti di marzo 2013 (era +0,6% a febbraio). Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,1% su base mensile e dello 0,3% su base annua, in rallentamento rispetto a febbraio (+0,4%).