Inflazione
In occasione del lancio ufficiale del nuovo Honor Magic 7 Lite, il marchio tecnologico globale Honor ha condotto una ricerca su 18 Paesi europei in merito alle difficoltà finanziarie che le famiglie si vedono costrette ad affrontare ogni mese.
La maggioranza degli italiani fatica a vivere con i propri redditi, spesso giudicati insufficienti a coprire le spese essenziali. I servizi pubblici risultano inadeguati e molte persone si affidano principalmente al supporto familiare per far fronte alle difficoltà economiche.
L’EIOPA ha pubblicato i risultati di uno studio comparativo a livello europeo sul rischio di sottoscrizione dei rami Danni nei modelli interni.
Secondo % il Rapporto di previsione del Centro Studi di Confindustria “L'economia italiana torna alla bassa crescita?”presentato nei giorni scorsi, la crescita prevista per il 2024 è dello +0,5%, mentre la stima di marzo era di +1,2.
L’Istat ha pubblicato i dati territoriali relativi all’inflazione di settembre, sulla cui base l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.
Rallenta ancora l’inflazione italiana che a settembre si attesta al +5,3% (+5,4% ad agosto) e conferma la stima preliminare. Il dato mensile fa segnare un +0,2% afferma l’Istat che spiega come la discesa del tasso di inflazione risenta dell’andamento dei prezzi dei beni alimentari, la cui crescita annua si riduce sensibilmente, pur restando su valori relativamente marcati (+8,4%).
É tempo di bilanci per molte famiglie italiane, già oggi costrette a fare i conti soprattutto in previsione di un autunno che si preannuncia “caldo” dal punto di vista dei prezzi. Facile.it e Consumerismo No profit hanno analizzato le principali voci di spesa familiare per capire quali siano quelle cresciute di più nell’ultimo anno e quali quelle che potrebbero aumentare ulteriormente nei prossimi mesi. Dai mutui ai prestiti, dalle bollette alla benzina, l’assicurazione auto, la telefonia, il carrello della spesa, l’ortofrutta, i trasporti e il turismo, ecco cosa è emerso.
Allianz Trade, leader mondiale dell'assicurazione crediti ha analizzato i profitti delle aziende, per settore e Paese, per comprendere gli effetti dell'inflazione. Con il 40,8% del valore aggiunto lordo alla fine del 2022, i margini delle società non finanziarie sono in media di +0,6 punti percentuali sopra la media, con Italia (44,8%) e Spagna posizionate meglio rispetto a Germania e Francia. Tuttavia, ci sono differenze significative tra i settori.
La corsa dei prezzi non si ferma. Il tasso di inflazione resterà sopra il +2% almeno fino al 2025, e rischia di bruciare in tre anni 10 miliardi di euro di potere d’acquisto delle famiglie. Un calo che incide sulla crescita dei consumi e potrebbe depotenziare, di fatto, gli eventuali benefici della riforma fiscale in arrivo.
“I dati Istat definitivi di aprile confermano, purtroppo, un rientro dall’inflazione più lento del previsto”. È quanto sostiene Confesercenti, aggiungendo che nonostante il lieve aggiustamento rispetto alle stime preliminari, il tasso tendenziale di crescita dei prezzi al consumo balza dal +7,6% di marzo al +8,2% di aprile.
Facile.it ha commissionato un’indagine agli istituti mUp Research e Norstat per vedere il comportamento di spesa degli italiani in questo periodo di incertezza e difficoltà. Secondo i risultati dello studio, gli italiani cercano ogni occasione di risparmio tra gli scaffali del supermercato: il 46,9% compra solo prodotti in offerta, il 25,8% cambia ogni volta supermercato pur di inseguire le promozioni e 9,3 milioni hanno iniziato a fare la spesa solo nei discount.
La crescita dell’inflazione nell’ultimo anno ha eroso in maniera significativa i risparmi e il potere di acquisto delle persone, costringendole a fare delle scelte per ridurre spese e sprechi, secondo un’indagine di UniSalute, condotta il collaborazione con Nomisma, per oltre la metà degli italiani questo non influenza le spese relative alla salute.
La pesante inflazione e la crisi energetica che stanno caratterizzando questo periodo, nonostante gli interventi di supporto stanziati dal Governo, tende sempre di più a ridurre il potere di acquisto delle famiglie. La situazione è ancora più grave per coloro che hanno comprato un’abitazione con un mutuo a tasso variabile, visto il repentino incremento dei tassi di riferimento effettuato proprio percontrastare il fenomeno inflazionistico.
Le cosiddette spese obbligate (casa, cibo e trasporti) sostenute dalle famiglie italiane continuano a crescere. L’Ufficio studi della Cgia ha stimato che a fine 2022 sono mediamente arrivate a pesare per il 59.6% sulla spesa mensile.
La maggior parte delle organizzazioni finanziarie globali è alle prese con il deterioramento delle condizioni del credito poiché il rallentamento della crescita economica, l’aumento del costo della vita e la crescita della disoccupazione stanno mettendo sotto pressione la qualità degli asset, secondo Fitch.