Inflazione
Poiché il rialzo dei prezzi rispetto all’inflazione che ha aumentato il costo dei sinistri rimane il tema dominante dei risultati degli assicuratori nei primi nove mesi dell’anno, gli analisti di Goldman Sachs hanno verificato che attualmente i prezzi delle coperture sono mediamente superiori all’effetto dell’inflazione sui sinistri, il che dovrebbe favorire il recupero della redditività del settore assicurativo nel 2023.
L’aumento dei prezzi causati dall’inflazione frena i consumi delle famiglie italiane. Infatti, secondo i risultati del report “FragilItalia”, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos, oltre 6 italiani su 10 riducono i consumi di energia elettrica, il 57% risparmiano sullo shopping, il 56% riduce i consumi di gas e il 54% le spese per attività culturali e di svago.
Le aziende italiane stanno pianificando un aumento del budget per gli incrementi retributivi del 3,4% nel 2023, a fronte di un mercato del lavoro difficile e delle aspettative dei dipendenti sull’inflazione. É quanto rivela il Salary Budget Planning Report di WTW.
Swiss Re ha pubblicato le stime del World Insurance Sigma sull’andamento del mercato assicurativo globale, previsto in crescita sia nel 2022 che nel 2023, con l’ammontare complessivo dei premi che a fine anno dovrebbe superare per la prima volta nella storia i 7.000 miliardi di dollari.
L’impatto della forte crescita dell’inflazione che ha messo in allarme le aziende e la conseguente necessità di adottare misure per proteggerne la redditività, sono i principali risultati emersi nell’ultima edizione del “Barometro sui comportamenti di pagamento tra aziende in Canada, Messico e Stati Uniti – luglio 2022”, condotto da Atradius.
Con l’aumento dei tassi di inflazione in tutto il mondo, il conseguente rincaro del costo della vita sta costringendo a cambiamenti nelle abitudini di pagamento dei consumatori, con particolare attenzione ai metodi che aiutano a monitorare la spesa.
Intrum – il principale operatore europeo dei servizi credito - ha pubblicato l’edizione 2022 dell’European Payment Report (EPR), documento arrivato alla sua ventiquattresima edizione, basato su un’indagine condotta simultaneamente in 29 Paesi europei.
Come emerso nel corso del G7, riunitosi il 13 e 14 maggio a Stoccarda (Germania), lo studio Allianz Trade (Gruppo Allianz) conferma ed evidenzia l’incremento dei prezzi dei generi alimentari.
Nonostante la ripresa post-pandemia i consumi di marzo in Italia sono ancora in forte perdita rispetto al periodo pre-Covid. È quanto emerge dall’Osservatorio Confimprese-EY sui consumi sulla base del raffronto dei dati marzo 2022 che, rispetto al marzo 2019, registra un calo del 19,3%.
Secondo le stime di Eurostat, il tasso d’inflazione dell’Eurozona a dicembre è stabile a 0,2%, rispetto al mese di novembre. Analizzando le componenti principali che determinano il tasso inflazione nella zona euro, cibo, alcol e tabacco dovrebbero conoscere il tasso annuale più elevato a dicembre (1,2% a confronto dell’1,5% di novembre).
Nel corso del 2015, in Italia, le retribuzioni aumenteranno complessivamente del 2,6%, ma, grazie al tasso negativo dell’inflazione (-0,4%), la crescita reale si attesterà al 3%. La crescita del PIL dovrebbe attestarsi allo 0,5% (rispetto al -0,4% del 2014) ma purtroppo continuerà a salire il tasso di disoccupazione (13,1% a fronte del 12,8 del 2014). È quanto emerge dall’ultima edizione dell’indagine annuale Salary Budget Planning Report di Towers Watson.
Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di marzo l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,4% nei confronti di marzo 2013, in decelerazione rispetto a febbraio (+0,5%). Il rallentamento dell’inflazione è imputabile alla flessione su base annua dei prezzi dei beni energetici non regolamentati e degli alimentari non lavorati e all’ulteriore attenuazione delle dinamiche inflazionistiche rilevate per quasi tutte le rimanenti tipologie di beni e servizi.