Swiss Re ha pubblicato le stime del World Insurance Sigma sull’andamento del mercato assicurativo globale, previsto in crescita sia nel 2022 che nel 2023, con l’ammontare complessivo dei premi che a fine anno dovrebbe superare per la prima volta nella storia i 7.000 miliardi di dollari.
Lo studio osserva come il combinato disposto di economia in rallentamento e inflazione elevata indebolisca la raccolta premi, con un aumento che nei prossimi due anni sarà, in termini reali e quindi depurato dagli effetti dell’inflazione, inferiore all’1,2% annuo. D’altro canto, l’incremento dei tassi d’interesse sosterrà la redditività del settore, grazie a rendimenti d’investimento più elevati. Jerome Haegeli, capo economista Swiss Re spiega: “In un contesto difficile il settore mostra vitalità, capacità di resistenza e di crescita e aver raggiunto i 7.000 miliardi di dollari di premi è un traguardo importante. Tuttavia, bisogna tenere d’occhio l’inflazione. Se questa aumenta, cresce anche il costo dei rimborsi per incidenti, catastrofi e per ogni tipo di sinistro. In ogni caso – aggiunge Haegeli – l’aumento dei tassi di interesse sosterrà la redditività degli assicuratori nel medio termine”.
In estrema sintesi, ecco i principali dati contenuti dal World Insurance Sigma elaborato dallo Swiss Re Institute:
- In termini nominali l’ammontare globale dei premi assicurativi nel 2022 dovrebbe crescere del 6,1%, raggiungendo il record di 7.000 miliardi di dollari di raccolta complessiva. Un risultato ottenuto anche grazie a una solida crescita dell’occupazione e del reddito, dall’inasprimento dei tassi dei premi P&C (property & casualty) e da una maggiore consapevolezza dei rischi legati alla mortalità e alla salute nella popolazione. A fine anno, i volumi dei premi saranno superiori del 17% rispetto ai livelli pre-Covid, a testimonianza della capacità di resistenza avuta dal settore assicurativo durante la pandemia e da una nuova, crescente, domanda di protezione.
- Nel ramo Danni, nel 2022, la raccolta premi dovrebbe aumentare del 7,1% in termini nominali, raggiungendo così 4.100 miliardi di dollari di raccolta entro fine anno. Depurata dagli effetti dell’inflazione, la crescita in termini reali sarà dello 0,8% per il 2022 e del 2,2% per il 2023%, con una accelerazione maggiore nel settore commerciale che in quello personale.
- Nel settore Vita i premi aumenteranno del 4,8% in termini nominali nel 2022, raggiungendo i 3.100 miliardi di dollari. Al netto dell’inflazione, tuttavia, ci sarà una contrazione del 0,2% quest’anno e un ritorno alla crescita nel 2023. Nel lungo periodo il trend di crescita si basa su una maggiore e più diffusa consapevolezza del rischio e quindi una maggiore domanda di protezione arrivata con la pandemia. Inoltre, anche se i sinistri da Covid perdureranno nel 2022, il loro volume probabilmente si ridurrà, favorendo così un miglioramento della redditività del ramo Vita.
- Gli Stati Uniti rimangono il più grande mercato assicurativo del mondo, con premi totali pari a 2.700 miliardi di dollari nel 2021 e una crescita che nel 2021, in termini nominali, è stata dell’8,1%.
- La Cina è il secondo mercato e, con quasi 700 miliardi di raccolta premi complessivi, pesa ormai per il 10,1% del mercato assicurativo globale.
- In Europa sia il Regno Unito che la Francia mostrano una robusta crescita in termini nominali nel 2021, con incrementi rispettivamente del 16,7% e del 24% rispetto all’anno precedente, il 2020 pandemico. I due Paesi rimangono al quarto e quinto posto della classifica globale.
- In Italia, rispetto al 2020 pandemico, la raccolta premi è aumentata dell’11,5%, salendo così a 190 miliardi totali. Il peso sul mercato assicurativo globale è del 2,8%, meno della metà del Regno Unito e un inferiore di un terzo rispetto alla Francia.