Istat
Nel 2024, la produzione industriale in Italia ha registrato un calo del 3,5%, con una flessione tendenziale che ha caratterizzato ogni mese dell’anno.
A novembre 2024, l'Istat segnala un ulteriore aumento nella produzione del settore delle costruzioni, con il terzo incremento mensile consecutivo. L'indice destagionalizzato ha raggiunto il livello più alto da gennaio 2024.
A novembre 2024, l’Istat ha registrato un incremento dello 0,3% dell’indice destagionalizzato della produzione industriale rispetto a ottobre. Tuttavia, nel periodo medio del trimestre settembre-novembre, la produzione ha subito una flessione dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
Secondo i dati elaborati dall’Istat, nel 2022 il valore aggiunto generato dall'economia non osservata (somma di economia sommersa e attività illegali) si è attestato a 201,6 miliardi, segnando una crescita del 9,6% su anno (quando era 184 miliardi).
Secondo il report di Istat sull'andamento della povertà in Italia, nel 2023 sono stati rilevati poco più di 2,2 milioni di nuclei familiari in condizioni di povertà assoluta (8,4% sul totale delle famiglie residenti, valore stabile rispetto al 2022) e quasi 5,7 milioni di individui (9,7% sul totale degli individui residenti, come nell'anno precedente).
Secondo le stime dell’Istat, nel mese di settembre L'Istat migliora sia l'indice del clima di fiducia dei consumatori (da 96,1 a 98,3) sia delle imprese (da 94,7 a 95,7).
Il 66,5% delle imprese manifatturiere ha intrapreso azioni di sostenibilità nel corso del 2022: il 55,6% ha adottato azioni di tutela ambientale, il 48,0% di responsabilità sociale e il 56,1% di sostenibilità economica. Le grandi imprese (86,9%) sono state più attive in tutte le pratiche rispetto alle piccole (43,6%).
Continua la decrescita della popolazione italiana residente. Secondo i dati previsionali elaborati dall’Istat si passerà dai circa 59 milioni del 1° gennaio 2023 ai 58,6 milioni del 2030, per scendere a 54,8 nel 2050 e a 46,1 milioni nel 2080.
Dopo due mesi consecutivi di calo, la produzione industriale è tornata a crescere a maggio. Secondo quanto comunica l’Istat, l’indice mensile destagionalizzato registra una crescita dello 0,5% rispetto ad aprile.
Nel corso del 2023 il reddito disponibile delle famiglie è risultato in aumento del 4,7%, ma si è andato a ridurre il loro potere d’acquisto (-0,5%), secondo le analisi statistiche dell’Istat che ha inoltre rilevato una crescita del 6,5% della spesa per i consumi finali. Risulta inoltre in calo del 6,5% la propensione al risparmio delle famiglie che scende al 6,3%, rispetto al 7,8% del 2022, andando così a toccare il valore più basso dal 1995, inizio del periodo di riferimento dei conti.
Nel 2023 l’incidenza della povertà assoluta è dell’8,5% tra le famiglie del nostro Paese (8,3% nel 2022) e al 9,8% tra gli individui (9,7% nel 2022), in un quadro di “sostanziale stabilità” rispetto al 2022. Secondo la stima preliminare dell’Istat, si tratta di oltre 2 milioni 234mila famiglie, per un totale di circa 5 milioni 752mila individui.
Aumenta l'offerta di servizi online degli enti locali, ma è ancora da rafforzare la sicurezza informatica, spiega l’Istat. In particolare, nel 2022, l'86,4% delle Regioni e il 70,4% dei Comuni consente di svolgere on line l'intero iter, dall'avvio alla conclusione, di almeno un servizio pubblico locale.
Analizzando i dati di novembre l’Istat rileva, per il secondo mese consecutivo, una diminuzione congiunturale dell’indice destagionalizzato della produzione industriale. Risulta in flessione anche l’andamento congiunturale complessivo nella media degli ultimi tre mesi. L’intonazione negativa di novembre è diffusa a tutti i principali comparti.
Al 31 dicembre 2022 la popolazione in Italia contava 58.997.201 residenti. Rispetto al 2021 si registra una flessione pari a 32.932 individui, a sintesi di un calo significativo dovuto a una dinamica demografica ancora negativa pari a -179.416 persone e di un recupero censuario pari a + 146.484 persone.
Il Pil italiano è atteso in crescita dello 0,7% sia nel 2023 sia nel 2024, in rallentamento rispetto al 2022.