
Nel 2024 il mercato delle immatricolazioni auto per i privati con partita IVA ha segnato un sostanziale equilibrio, chiudendo l’anno con 190.286 unità immatricolate, in leggera flessione dello 0,6% rispetto al 2023.
È quanto emerge dall’analisi congiunta condotta da UNRAE e ISTAT. Un calo contenuto, comunque meno marcato rispetto al generale arretramento del mercato (-0,8%), ma in controtendenza rispetto alla crescita delle immatricolazioni da parte dei privati senza P.IVA (+3,7%). Nonostante il lieve arretramento, la quota di mercato dei privati con partita IVA rimane tra le più alte dell’ultimo decennio, con il 20,8% del totale immatricolazioni private. “Un dato che conferma l’importanza di questo segmento nel tessuto economico del nostro Paese”, sottolineano dall’UNRAE.
Sul fronte economico, il fatturato generato da questi acquisti si attesta a 6,95 miliardi di euro, in lieve calo rispetto ai 7,03 miliardi del 2023, complice un prezzo medio d’acquisto leggermente più basso, sceso a circa 36.500 euro (-0,7%). Fra le categorie di acquirenti con partita IVA, le imprese individuali restano leader, con 117.207 unità e una quota del 61,6%, seguite da professionisti (20,9%), agenti di commercio (9,7%) e agricoltori, in crescita al 7,8%.
Interessanti i dati sulle alimentazioni: le auto ibride si confermano prima scelta tra i possessori di P.IVA, salendo al 39,7%.
Seguono le benzina al 24,5% e le diesel, che continuano a perdere terreno, al 14,1%.
Ma il vero exploit è quello delle elettriche BEV, che salgono all’8,1%, “una quota tripla rispetto a quella dei privati senza partita IVA e superiore anche a quella delle società”, fanno sapere da UNRAE. In calo invece le plug-in, che si fermano al 3,4%.
Sui modelli scelti, si conferma la preferenza per SUV e carrozzerie medio-alte, che tra i privati con P.IVA coprono il 64,3% del mercato. Meno rappresentati i segmenti A e B, in particolare il primo risulta in calo. I SUV del segmento C scendono al 23%, quelli del segmento D al 9,5%, mentre recuperano leggermente le multispazio, a scapito di station wagon e sportive.
Dal punto di vista geografico, Roma si conferma la provincia con il maggior numero di immatricolazioni da parte di privati con partita IVA (7,8%), seguita da Milano e Torino, mentre Firenze si piazza quarta, mantenendo la propria quota stabile. In crescita le quote di Napoli e Padova rispetto al canale privati senza P.IVA.
Un dato interessante riguarda la modalità d’acquisto: il leasing continua a guadagnare terreno, impiegato nel 18% dei casi, modalità praticamente assente tra i privati senza partita IVA.
Sul fronte demografico, la fascia più attiva resta quella tra i 30 e i 45 anni (26,6%), seguita dai 46-55enni (26,5%), mentre cresce la presenza degli over 56 anni, che insieme agli over 65 rappresentano ormai oltre il 42% del totale. Più marginale la fascia dei giovani sotto i 30 anni (4,8%).
L’UNRAE ha infine annunciato che, a partire dal triennio 2025-2028, questa analisi dettagliata verrà inclusa nel Piano Statistico Nazionale dell’ISTAT, riconoscendone così il valore pubblico e il rilievo strategico per comprendere l’evoluzione del mercato auto nei segmenti professionali. “Uno strumento prezioso per chi intende leggere in profondità i trend del settore”, concludono dal Centro Studi.