UNRAE
A febbraio 2025, il mercato dei veicoli industriali registra un incremento dell’1,8%, interrompendo una fase negativa durata quattro mesi.
Il mercato dei veicoli industriali è tornato a crescere dopo un periodo estivo caratterizzato da una netta flessione. A settembre sono state immatricolate 1.710 unità, in crescita del 6,5% rispetto ai 1.605 veicoli dello stesso mese del 2023. Lo comunica l'UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nei primi quattro mesi del 2024, i finanziamenti per l'acquisto di auto nuove sono cresciuti del 4,2% e parallelamente le immatricolazioni del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. È quanto emerge dall'Osservatorio Credit & Mobility realizzato congiuntamente da Experian e Unrae, l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, che analizza i trend di auto nuove o usate e veicoli commerciali leggeri, e l'andamento delle richieste di strumenti finanziari.
Un calo dopo 15 mesi di continua crescita per il mercato delle auto usate. È quanto emerge dai dati provvisori raccolti da Unrae, l’associazione che riunisce le case automobilistiche estere che distribuiscono in Italia. Nel mese di marzo 2024 i trasferimenti di proprietà sono scesi del 3,7% a 469.634 unità, rispetto ai 487.508 del 2023, un livello inferiore del 6,2% rispetto al 2019 pre-pandemia.
Pronta a prendere il via la decima edizione del Fleet Motor Day, in programma a Roma i prossimi 10 e 11 aprile. Si preannuncia un'edizione record per l'evento annuale dedicato al mondo della mobilità aziendale, promosso da Fleet Magazine in collaborazione con l'Osservatorio Top Thousand e con il patrocinio delle Associazioni Aniasa e Unrae, che può contare sulla partecipazione di ben 65 brand automobilistici.
Nel 2023 sono stati stipulati in Italia 710.552 contratti di noleggio a lungo termine di autovetture e fuoristrada (con tempistica superiore ai 30 giorni), in aumento del 15% rispetto all'anno precedente.
Continua a viaggiare in retromarcia il mercato dell’auto che dopo la caduta del 14% di gennaio, continua a scendere anche a febbraio: le immatricolazioni di autovetture sono state 142.998, con una riduzione del 12,3% rispetto alle 163.124 del febbraio 2020 (mese ancora non coinvolto dal pieno della crisi pandemica), confermando una tendenza in discesa che rischia di assumere carattere di cronicità in assenza di interventi.
Le stime elaborate per il mese di ottobre dal Centro Studi e Statistiche di Unrae (l’Associazione che riunisce le case automobilistiche estere che distribuiscono, vendono e assistono autovetture, veicoli commerciali in Italia) evidenziano immatricolazioni pari a 18.850 autocarri con ptt fino a 3,5t, rispetto ai 17.201 dello stesso periodo 2019.
“Analizzando i dati delle immatricolazioni del mese di agosto (-0,4%), si riscontrano i primi segni di arresto dell’emorragia dopo mesi di recessione. I ritmi del rinnovo del parco circolante restano, però, ancora bassissimi, e per raggiungere un livello di mercato normale sarà più che mai necessario proseguire nel solco tracciato nelle ultime settimane con l’erogazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni”.
Il mercato auto italiano rischia l’azzeramento e per questo motivo l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae) chiede urgentemente un intervento pubblico.
I primi effetti numerici del coronavirus sono già evidenti sul mercato dell’auto che nel mese di marzo ha registrato un calo dell’85,4% delle immatricolazioni di nuove auto (dati del Ministero dei Trasporti) e del 66% rispetto al marzo 2019 anche delle nuove moto.
Secondo i dati raccolti dal Centro Studi UNRAE (Associazione delle case automobilistiche estere) nello scorso mese di giugno si è registrato un notevole aumento delle vendite di veicoli commerciali (autocarri, furgoni, camion): +9,2% per un totale di 10.041 unità immatricolate che spinge a un significativo +14,7% l'incremento su base semestrale per circa 59.000 mezzi. Massimo Nordio, presidente di UNRAE, sottolinea come questo dato possa rappresentare una iniezione di fiducia per tutto il settore dei trasporti commerciali che aveva raggiunto il minimo storico a fine 2013.