
“Analizzando i dati delle immatricolazioni del mese di agosto (-0,4%), si riscontrano i primi segni di arresto dell’emorragia dopo mesi di recessione. I ritmi del rinnovo del parco circolante restano, però, ancora bassissimi, e per raggiungere un livello di mercato normale sarà più che mai necessario proseguire nel solco tracciato nelle ultime settimane con l’erogazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni”.
È questo il commento di Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, sui dati del mercato auto italiano di agosto. “Il mercato ha reagito positivamente grazie ai recenti innesti normativi che hanno accompagnato molti consumatori alla sostituzione della propria vettura. Unrae ha manifestato da subito favore verso il sostanzioso rifinanziamento del fondo ecobonus”.
Tuttavia Crisci ha ricordato come l’associazione abbia espresso “forti perplessità in merito alla sua suddivisione dei finanziamenti in 3 plafond, che sono disconnessi dalle reali segmentazioni di mercato e rischiano, quindi, di frenare le libere scelte dei consumatori”.
Secondo Unrae è infatti verosimile pensare che il plafond di 100 milioni di euro destinato ai veicoli che emettono da 91 a 110 g/km di CO2 si esaurirà anzitempo, magari già nelle prossime settimane, creando così inevitabili distorsioni di mercato. “Pertanto – ha concluso Crisci - riteniamo fondamentale che le Istituzioni competenti rivedano le disposizioni suddette prevedendo la possibilità di riallocare le risorse in eventuale esubero, verso i fondi prematuramente esauriti”. In questo quadro, Unrae torna a chiedere al governo di rivedere le norme fiscali per le auto aziendali.