
I lavoratori italiani lasciano al fisco la metà del loro stipendio. Secondo il rapporto annuale di Eurispes nei paesi Ocse il peso dei tributi e contributi sulla busta paga si ferma a poco più di un terzo (35,6%), ma in Italia si arriva al picco del 47,6%, in controtendenza rispetto alla media delle altre economie.
Per Eurispes il lavoratore italiano è “ormai assuefatto all’enorme discrepanza esistente tra il salario lordo percepito e il corrispettivo netto di cui può effettivamente disporre”. Peggio di noi il Belgio (56%) mentre tra i migliori figurano la Svizzera e i Paesi Bassi, che sono addirittura riusciti a ridurre il peso delle tasse e dei contributi. Di contro però abbiamo introdotto “il migliore sistema pensionistico”: “sono lontani - ricorda l’istituto di ricerca - i tempi in cui il sistema pensionistico italiano era il più esoso della zona Ocse”. L’Italia ha da poco introdotto “il migliore sistema pensionistico per un futuro più equo, destreggiandosi tra il vecchio sistema retributivo e uno maggiormente in linea con il periodo storico”.