Se il 39% degli italiani vive senza affanni, il 42%, quasi la metà, riesce a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi. Ma il reddito di oltre 3 milioni di famiglie (14%) non è sufficiente a garantire l’indispensabile per vivere.
È quanto emerge da un’indagine di Coldiretti, presentata al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio.
“In questa situazione la famiglia – sostiene Coldiretti – è la principale fonte di welfare. Il 53% degli italiani è stato costretto infatti a chiedere aiuto economico per arrivare alla fine del mese. Di questi, il 22% si è rivolto a parenti, il 20% ad amici, il 13% ai genitori e il 9% ai figli. Solo il 9% à andato da finanziarie o banche. Più della metà degli italiani (56%) ha ridotto la spesa o rimandato l’acquisto di capi d’abbigliamento riciclando dall’armadio per l’autunno gli abiti smessi nel cambio stagione, ma la stessa percentuale ha anche detto addio a viaggi e vacanze mentre il 47% a dovuto rinunciare ad affrontare addirittura le spese dentistiche”.
A seguire nella classifica delle rinunce si collocano la frequentazione di bar, discoteche o ristoranti nel tempo libero, dei quali ha fatto a meno ben il 47%. Il 41% degli italiani ha rinunciato all’auto o alla moto e il 40% agli arredamenti. Pesa l’addio alle attività culturali del 37% degli italiani in un Paese che deve trovare via alternative per uscire dalla crisi, ma anche quello ai generi alimentari (29%) che è quello che fa registrare quest’anno l’aumento maggiore (+16%) Gli italiani nei primi anni della crisi hanno rinunciato soprattutto ad acquistare beni non essenziali, ma poi hanno iniziato a tagliare anche sul cibo riducendo al minimo gli sprechi e orientandosi verso prodotti low cost.