
Secondo un report realizzato da Moody’s il mercato immobiliare italiano inizia a dare i primi segnali di ripresa, sulla scia delle condizioni macroeconomiche timidamente positive e ai bassi tassi di interesse che stimolano la domanda e la sottoscrizione di mutui per l’acquisto della casa.
Anche il ritorno in zona positiva del Pil dopo 14 trimestri negativi, supporterà la ripresa del mercato abitativo. “Alcuni segnali positivi stanno emergendo - dice Carole Bernard, vice president e senior analyst di Moody's -. La crescita dei mutui e la caduta dei prezzi negli anni di crisi, circa il 19% dal 2008, suggeriscono che il mercato si trovi sulla strada della stabilizzazione. Anche se a lungo termine, una crescita della popolazione in decelerazione (è prevista una crescita dell’1,7% per i prossimi cinque anni contro il +3% dell’ultimo quinquennio) e l’elevata disoccupazione peseranno sulla domanda residenziale”.
Nel 2016, secondo Moody’s, il mercato delle case in Italia resterà stabile. Una ripresa più sostenuta è da rinviare agli anni futuri. E dal team che ha redatto il report fanno notare che nel periodo del boom immobiliare, il mercato residenziale italiano ha vissuto una fase più cauta che in Spagna e Irlanda. Gli italiani a oggi risultano molto meno indebitati rispetto agli abitanti di altri Paesi europei.
La vendita di case è comunque in salita. Moody’s indica del 6,2% nel secondo trimestre 2015. I dati dell’agenzia delle Entrate registrano un aumento di compravendite di case dell’8,2% per il secondo trimestre 2015 e del 10,8% nel terzo trimestre, con città come Milano e Napoli dove l’aumento delle transazioni nel trimestre è stato superiore al 18%.