Sono in aumento i sinistri nautici causati da urti e incagli in navigazione, mentre diminuiscono le collisioni e i danni derivanti da cattivo tempo e da manovre errate di ormeggio. È quanto emerge dal report annuale realizzato da Stb Italia, società specializzata nell’attività peritale e consulenziale in campo navale, con sede a Genova.
Secondo i dati relativi all’andamento del 2015 gli urti e gli incagli hanno registrato un incremento rispetto all’anno precedente (i fascicoli delle perizie compiute su questo fronte rappresentano circa un quarto di quelle complessivamente smaltite dalla società), anche se non sono ancora disponibili i dati assoluti. Nel commentare i dati dello studio, il numero uno di Stb Italia, Claudio Anghelé, ha sottolineato come “questo valore rappresenterebbe una anomalia, in considerazione di una stagione estiva caratterizzata da condizioni di mare e di vento molto buone”. Da qui, l’esortazione alla massima prudenza per skipper e comandanti di yacht, “specialmente in zone insidiose come le coste della Corsica, Sardegna, Sicilia”. Altra tendenza significativa è la diminuzione di danni agli apparati motori e impiantistica in generale, che potrebbe significare “migliori manutenzioni e migliore preparazione delle imbarcazioni”. In decremento anche le pratiche relative alle avarie derivate da incendi di bordo e gli episodi di furto di imbarcazioni.