Il gruppo inglese ha da poco reso noti i dati relativi al suo andamento nel 2015, dai quali emerge una situazione di relativa instabilità sul mercato.
Arag infatti ha registrato un aumento del 12% nel numero di polizze amministrate durante lo scorso anno, con i premi lordi sottoscritti che sono cresciuti da 39.6 milioni di sterline nel 2014 a 44.3 milioni nel 2015. Allo stesso tempo però, nel medesimo intervallo di tempo, i profitti sono calati del 18%: da 2,7 milioni di sterline sono scesi a 2,2 milioni. Questa incongruenza è, secondo la compagnia, dovuta a diverse ragioni.
Innanzitutto il picco nei profitti del 2014 è dovuto all’entrata in vigore del Legal Aid Sentencing and Punishment of Offender Act (LASPO) nel 2013 e alle conseguenze che ha avuto sul mercato. Inoltre la compagnia ha spiegato di aver assistito negli ultimi anni a un aumento dei casi di ricorso nelle controversie medico-sanitarie, che hanno causato un ritardo nella contabilizzazione dei premi. Questi infatti non possono essere considerati come ricavi effettivi fino a quando la pratica del ricorso non viene completata, anche se di fatto sono già stati incassati. Tale dinamica di registrazione degli utili, seppur legata a questioni meramente tecnico-formali, ha causato uno sfasamento temporale della messa a bilancio dei ricavi rispetto all’esercizio in cui sono realizzati.
Sempre nel 2015 inoltre si è registrato un ulteriore calo del 6% nel volume complessivo degli affari della compagnia, che sono passati dai 12 milioni di sterline dell’esercizio precedente a 11 milioni lo scorso anno. Parimenti il reddito operativo è crollato del 35% nello stesso arco temporale.
Tony Boss, amministratore generale di Arag ha dichiarato: “Le condizioni avverse del mercato sono destinate a continuare, complice lo scenario della regolamentazione, le nuove normative e il recente aumento dell’Insurance Premium Tax, ma l’approccio al mercato altamente proattivo che caratterizza da sempre Arag permetterà alla società di mantenere una posizione altamente competitiva”.