
Nel corso degli ultimi cinque esercizi il mercato assicurativo non-life britannico ha registrato performance molto variegate. È quanto emerso da una ricerca condotta da Willis Towers Watson incentrata sull’analisi dell’andamento del settore in questi anni “difficili” per via delle condizioni avverse del mercato.
Charlie Kefford, direttore della compagnia, ha dichiarato: “Lo scopo del report è confrontare l’andamento delle imprese di insurance in un periodo in cui le emergenze per eventi catastrofici sono state sotto la media e la competizione per aggiudicarsi nuovi clienti si è fatta agguerritissima. Per queste ragioni il mercato è diventato più soft che mai, con il crollo dei prezzi e i tassi di interesse ai minimi storici. Nonostante le condizioni avverse però le aziende hanno registrato performance molto diverse, con alcuni gruppi che sono andati molto bene. Questa varietà dimostra che è possibile non rimanere in balìa dai fattori esterni e migliorare il ritorno sugli investimenti”.
I risultati operativi diffusi dalla Prudential Regulation Authority (PRA) mostrano che all’interno del comparto assicurativo il settore che ha saputo reagire meglio è quello non-life. In media il Return On Equity (ROE) delle compagnie negli ultimi cinque anni è stato dell’8%, tuttavia anche se il dato medio è rimasto piuttosto costante ci sono state differenze piuttosto marcate tra i diversi player. Gli anni con la varianza maggiore sono stati senza dubbio il 2011 e il 2013, me anche nel 2015 la differenza tra il ROE della compagnia più virtuosa e quello della peggiore è stata comunque di 15 punti percentuali.
Secondo Willis Towers Watson la strategia più vincente tra tutte quelle messe in campo è la riduzione dei portafogli di investimento, realizzata con lo scopo di differenziare gli asset e permettere alle imprese di impiegare le proprie risorse in modalità diverse. Le società che hanno intrapreso questa strada sono state in grado meglio delle altre di individuare le opportunità più profittevoli, quindi di crescere maggiormente e di far fruttare i capitali in modo più sicuro.