L’Ivass ha dato torto a AmTrust Europe e Lloyd’s sul mancato pagamento dei 5,1 milioni di risarcimento danni alla bambina nata cieca e tetraplegica all’ospedale di Rovigo il 3 dicembre 2008, a causa di un errore medico e di carenze strutturali.
Dopo il reclamo del legale della famiglia, l’istituto di vigilanza ha stabilito che “non sussistono motivi per non procedere con immediatezza al pagamento della somma quantificata dal Tribunale e che ogni differimento del pagamento o tentativo di riduzione della somma quantificata dal giudice, oltre a rappresentare una indebita inottemperanza alla sentenza, si porrebbe in contrasto con i principi di correttezza e buona fede nella esecuzione del contratto di assicurazione”.
Il caso della piccola nata il 3 dicembre 2008 si è concluso, nel marzo scorso, con una sentenza penale pronunciata dalla Corte di Appello di Venezia che ha dichiarato due ginecologhe dell’Ospedale di Rovigo colpevoli del reato di lesioni personali gravissime. Mentre il primo grado del giudizio civile si è concluso con una sentenza, pronunciata dal Tribunale di Rovigo, che ha accertato la responsabilità delle due ginecologhe e dello stesso Ospedale condannandoli in solido al risarcimento di circa 5 milioni di euro. La stessa condanna riguarda anche Am Trust Europe Limited e i Lloyd’s, chiamati a manlevare i medici e la struttura sanitaria in ordine al pagamento dell'ingente risarcimento. Pagamento che è da tempo oggetto di un contenzioso tra le assicurazioni e i genitori della bambina.