
Il gruppo Itas Assicurazioni ha ufficializzato la nomina di Alessandro Molinari quale amministratore delegato di Itas Mutua e Itas Vita Spa, in sostituzione di Raffaele Agrusti. Contestualmente Alberto Rossi, altro manager interno al gruppo, è diventato direttore generale di Itas Vita.
Il cda del gruppo trentino ha inoltre esaminato i conti dell’esercizio 2019 che si è chiuso con un incremento della raccolta premi del 16,8% a 1,7 miliardi di euro. Le riserve tecniche nette complessive (vita e danni) raggiungono i 5,2 miliardi di euro (+17%). La raccolta netta Vita passa da 416 milioni di euro a 683 milioni di euro. Gli iscritti al fondo pensione aperto Plurifonds crescono ad oltre 75.000 unità con masse gestite pari a 853 milioni di euro (+21%).
Il risultato consolidato chiude con un saldo prima delle imposte di -6,7 milioni di euro, principalmente per effetto del peso straordinario dei sinistri legati ad eventi atmosferici il cui costo aggiuntivo rispetto al 2018 è stato pari a 27 milioni di euro.
Il risultato al netto delle imposte ammonta a -9,9 milioni. Il Conto economico complessivo, che include anche le variazioni patrimoniali che non transitano a conto economico, registra un risultato positivo per 36,2 milioni di euro. Il solvency ratio si attesta al 155% per Itas Mutua e al 184% per Itas Vita.
La raccolta del segmento Danni è stata di 833 milioni di euro, in calo del 6,5%, per via di una serie di iniziative che la Compagnia ha posto in essere già a partire dallo scorso esercizio, volte a riformare il portafoglio nei settori caratterizzati da andamenti tecnici negativi, in particolare su determinate aree territoriali nel comparto auto.
Il risultato operativo del comparto passa dai +8 milioni di euro del 2018 a -6 milioni di euro del 2019, principalmente per effetto dell’andamento dei sinistri di ordine catastrofale registrati nel periodo. In particolare, nel secondo semestre del 2019 sono state colpite da bufere e grandinate vaste zone del Centro-Nord Italia.
Il combined ratio si attesta a 104,8% registrando gli oneri per i sinistri accaduti in modo diffuso durante l’intera stagione estiva che per la dinamica di accadimento hanno intaccato solo marginalmente le coperture riassicurative (+4,6 p.p. rispetto al 2018).
La raccolta netta Vita si attesta a 683 milioni di euro, confermando la crescita osservata fin dall’inizio dell’anno. A seguito di questo andamento, le riserve crescono del +25% superando così i 4 miliardi di euro. I premi nel settore raggiungono 859 milioni di euro (+54%).
Molto positiva anche la crescita del fondo pensione aperto (Plurifonds), la cui raccolta è stata pari a 116 milioni (+13%) dando così ulteriore impulso al patrimonio (+21% pari a 853 milioni di euro) ad esso dedicato all’interno del bilancio della compagnia. “Sono risultati nel complesso importanti - commenta Fabrizio Lorenz, presidente di Itas - che dimostrano ancora una volta la capacità di Itas di assorbire la volatilità dei mercati finanziari e l’incidenza dei danni da eventi naturali, in quest'ultimo caso la vicinanza ai nostri soci assicurati è stata immediata, con risarcimenti veloci e consistenti in relazione all’entità dei danni, in occasione della tempesta Vaia, ma anche dei vasti fenomeni atmosferici avversi che nel corso dell’ultima estate hanno colpito zone del Centro-Nord Italia. Il costo complessivo dei risarcimenti è stato nel 2019 di circa 45 milioni di euro”.