Dal prossimo primo gennaio le compagnie assicurative britanniche “non potranno più operare in Italia salvo che non siano autorizzati dall’Ivass come operatori di uno Stato non aderente all’Unione europea”, ricorda in una nota l’dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.
Con l’inizio del 2021 le compagnie britanniche non potranno più stipulare nuovi contratti né rinnovare quelli esistenti; le imprese sono comunque tenute ad assicurare, anche dopo il 1° gennaio, la corretta esecuzione dei contratti in essere, garantendo l’adempimento degli obblighi contrattuali, inclusa la gestione dei sinistri, dei pagamenti, dei riscatti e dei recessi. Gli intermediari assicurativi britannici cesseranno ogni attività di distribuzione assicurativa.
L’Ivass ha già chiesto alle imprese di assicurazione e agli intermediari britannici di dare attuazione, entro il 31 dicembre 2020, alle misure necessarie a mitigare gli impatti della Brexit sulle posizioni contrattuali a essi riferibili e di informare tempestivamente e adeguatamente gli assicurati italiani circa gli effetti della Brexit sui rapporti contrattuali in essere.
L’Autorità di vigilanza lancia un appello agli assicurati italiani di compagnie britanniche affinchè verifichino di avere ricevuto informazioni adeguate e complete in vista della Brexit. Per ogni dubbio è attivo il contact center consumatori dell’Ivass (dalle 8.30 alle 14.30 dei feriali).