![](https://asefibrokers.com/sites/default/files/styles/notizie-medium/public/notizie/Marinecargo_1.jpg?itok=Di0Y9Q9u)
Gli assicuratori operanti nel segmento marine sono pronti a ritoccare al rialzo le tariffe per le coperture delle navi mercantili che attraversano il Mar Rosso, dopo la serie di atti di pirateria recentemente verificatisi nelle acque al largo dell’Arabia Saudita.
Il rischio di ulteriori attacchi alle navi che trasportano petrolio o altre merci sta crescendo, soprattutto in seguito alla decisione dell’amministrazione Trump di inserire i ribelli yemeniti Houthi nella lista nera delle organizzazioni terroristiche. È l’altra faccia della medaglia di quello che negli scorsi giorni è successo nel Golfo. Se da una parte l’amministrazione Trump si è fregiata di un ruolo non si sa quanto rilevante nella soluzione della crisi che ha opposto l’Arabia Saudita (e alleati) al Qatar, dall’altra ha pagato pegno confermando il suo sostegno a sauditi ed emirati sul fronte yemenita. L’inserimento degli Houthi nella lista nera irrigidisce una situazione già intricata, dove a pagare il prezzo sarà ancora una volta la popolazione civile, per l’80% nel territorio controllato dagli Houthi.
“Stiamo assistendo a un aumento delle tariffe per le navi che effettuano scali nei porti del Mar Rosso a causa delle preoccupazioni sul rischio di attacchi da parte di gruppi di miliziani, mentre in precedenza questo era un problema che riguardava sostanzialmente il Golfo Persico", ha dichiarato alla Reuters Mike Ingham, responsabile dell’area “marine” di Arthur J. Gallagher . “Ciò avrà un impatto sulle navi che viaggiano verso i porti del Mar Rosso come Jeddah”.
Le navi hanno bisogno di una copertura annuale per il rischio di guerra e di una ulteriore copertura per le violazioni, gli atti di pirateria, quando entrano nelle aree ad alto rischio. Le tariffe di queste coperture sono calcolate in base al valore della nave per un periodo di sette giorni. I tassi di infrazione sono aumentati a circa lo 0,015% dei costi assicurativi, rispetto allo lo 0,012% del mese scorso, ovvero decine di migliaia di dollari in più per un viaggio di sette giorni.
Il vero punto critico è il Mar Rosso, dopo che il mese scorso una nave cisterna ancorata al porto di Gedda è stata attaccata da una imbarcazione carica di esplosivo. Un’altra nave cisterna è stata invece danneggiata da un’esplosione in un altro terminal saudita sul Mar Rosso.
Il Mar Rosso, con il suo collegamento al Canale di Suez, è una delle rotte marittime più trafficate del mondo, ma l’intensificazione dell’attività militare e l’aumento delle tensioni politiche nell’area continuano a rappresentare una seria minaccia per le navi commerciali.