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Global Risk Management Survey di Aon: la gestione del rischio deve affrontare la natura mutevole della volatilità del business in scia alla pandemia di Covid-19

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Lunedì, 6 Dicembre, 2021 - 08:09
Autore: Gillespie

Aon plc ha reso noto i risultati della “Global Risk Management Survey 2021”, l’indagine biennale che raccoglie i contributi di migliaia di Risk Manager operanti in 60 Paesi/Territori nazionali e 16 diversi settori per identificare i principali rischi e le sfide che le loro organizzazioni stanno affrontando. 

L’ultimo biennio si è rivelato incredibilmente volatile, con la pandemia di Covid-19 che ha avuto un effetto a catena sugli altri rischi, portando ad una maggiore consapevolezza dell’importanza di presidiare il rischio reputazionale e quello cyber, dal momento che i rischi a lungo termine sono diventati sempre più fondamentali da gestire. 

L’edizione 2021 ha coinvolto più di 2.300 manager di aziende pubbliche e private. La business interruption è il rischio più temuto dal campione di aziende italiane, seguito dal rischio informatico, primo della lista invece dei rischi attuali e futuri previsti a livello globale e presente tra i primi 10 rischi di ogni area geografica, settore e tipologia di intervistato. Il rischio cyber ricopre la posizione più alta in classifica dall’inizio del sondaggio, a causa del maggiore ricorso e della dipendenza dalla tecnologia. 

La Top10 dei rischi per le imprese italiane riflette fortemente il panorama attuale, in particolare il Covid-19 e il suo impatto sulle organizzazioni, e si discosta di poco dalla classifica internazionale, differenziandosi da questa solo per la presenza del rischio connesso alla maggiore velocità nei cambiamenti dei fattori di mercato e il rischio di credito della controparte. 

Hanno partecipato all’indagine 164 intervistati, pari al 7% del campione totale, appartenenti per l’81% al settore privato, in particolare a quello industriale e manifatturiero (20%), delle Istituzioni finanziare (14%) e dell’Energy e Utilities (oltre 12%); in misura minore (6%) al settore pubblico. Il campione italiano è preceduto solo da quello degli Stati Uniti (15,4% dei rispondenti). 

In un contesto di mercato difficile, la pandemia sta mettendo alla prova la capacità delle aziende di gestire la volatilità e prendere decisioni migliori. Le organizzazioni stanno spostando la loro attenzione da valutazioni del rischio basate sugli eventi a quelle basate sull’impatto: per esempio, l’interruzione delle attività un tempo veniva vista come un rischio lineare, ma la pandemia ha dimostrato come possa colpire più settori e aziende contemporaneamente e a livello globale. “Il mondo è diventato sempre più volatile e l’importanza di poter contare su un migliore processo decisionale non è mai stata così presente”, ha affermato Lambros Lambrou, Ceo di Aon per le commercial risk solutions. “I rischi di lungo termine non sono eventi singoli, sono per loro natura interconnessi, come abbiamo visto con la pandemia di Covid-19, che sta cambiando il il mondo, portando alla luce nuovi rischi e riordinando le priorità nella C-Suite. La preoccupazione di gestire questi rischi immediati può compromettere la capacità delle aziende di investire nella gestione dei rischi di domani”.

TOP TEN RISCHI ITALIA 

  1. Interruzione dell’attività 
  2. Attacchi informatici/Data breach
  3. Crisi Economica/Lenta ripresa 
  4. Danno alla reputazione/brand 
  5. Rischio di incremento del prezzo delle materie prime/scarsità dei materiali 
  6. Aumento della concorrenza 
  7. Maggiore velocità nei cambiamenti dei fattori di mercato 
  8. Rischio pandemico/crisi sanitaria 
  9. Cambiamenti normativi/legislativi 
  10. Rischio credito della controparte 

TOP TEN RISCHI GLOBALI 

  1. Attacchi informatici/Data breach
  2. Interruzione dell’attività 
  3. Crisi economica/Lenta ripresa 
  4. Rischio di incremento del prezzo delle materie prime/scarsità dei materiali 
  5. Danno alla reputazione/brand 
  6. Cambiamenti normativi/legislativi 
  7. Rischio pandemico/crisi sanitaria 
  8. Problematiche relative a distribuzione o approvvigionamenti 
  9. Aumento della concorrenza 
  10. Incapacità di innovare/soddisfare i bisogni dei clienti 

Il report evidenzia i 10 rischi principali per settore ed area geografica, così come la preparazione alla gestione del rischio, le perdite associate e le azioni di mitigazione per ciascuno dei 10 rischi. Include inoltre la top 10 dei rischi principali dei prossimi tre anni e l’analisi di Aon sui rischi sottostimati. 

I risultati per area geografica e settore includono: 

  • Il rischio pandemico/crisi sanitaria è balzato al settimo posto (8° in Italia), dal 60° del sondaggio del 2019, ed è nella top 10 di ogni area geografica, ad esclusione di quella del Nord America. 
  • L’interruzione dell’attività si è classificata come la seconda minaccia più temuta a livello globale. Gli intervistati in alcune aree geografiche, Asia Pacifico ed Europa (Italia) l’hanno collocata come il rischio numero uno. 
  • Il rischio di incremento di prezzo delle materie prime/scarsità dei materiali è tra i primi dieci rischi previsti per il futuro a livello globale, in terza posizione sia nella classifica italiana che internazionale. 
  • 4 rischi si sono classificati costantemente tra i primi 10 in ogni area geografica: attacchi informatici/data breach, interruzione dell’attività, crisi economica/lenta ripresa e cambiamenti normativi/legislativi. 
  • I 3 principali rischi da cui derivano le perdite maggiori per le aziende italiane sono comuni agli altri Paesi: il rischio pandemico/crisi sanitaria, seguito dalla crisi economica/lenta ripresa e dall’incremento del prezzo delle materie prime. 
Tag: 
Aon
Gestione rischi

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