
Sul fronte delle catastrofi naturali il 2021 è stato il 4° anno peggiore di sempre, con 343 miliardi di danni economi (assicurati e non assicurati) causati in tutto il mondo, di cui 328 miliardi di dollari derivanti da eventi legati al vento e al clima. Si tratta del 2° anno peggiore se si considerano solo i danni legati al clima, secondo lo studio di Aon “Weather, Climate and Catastrophe Insight 2021”.
Il cambiamento climatico e l’alta densità di popolazione in alcune aree colpite dagli eventi hanno contribuito a innalzare il valore delle perdite, ha affermato Steve Bowen, responsabile dell’analisi di Aon. “Gli eventi catastrofali sono sempre accaduti – ha detto Bowen- ma il climate change rende gli eventi più intensi. Le inondazioni di luglio in Europa hanno prodotto perdite per 46 miliardi di dollari con danni assicurati pari a 13 miliardi di dollari. Oltre alle perdite causate da uragani, incendi e inondazioni, le più gravi catastrofi naturali dell’anno scorso includono la tempesta invernale in Texas, il tornado abbattutosi nel Kentucky e il terremoti in Giappone”.
In 12 mesi, in tutto il pianeta, si sono verificati ben 50 eventi con danni superiori a 1 mld (in tutto sono 401). È il 4° dato peggiore di sempre. “Rispetto all’ultimo decennio (2011-2020), le perdite economiche sono state del 4% più alte della media e del 15% più alte della mediana”, si legge nel rapporto.
Per quanto riguarda i danni assicurati, Aon parla di circa 130 miliardi di dollari nel 2021. Lo studio sottolinea come per la quarta volta in cinque anni il valore delle perdite assicurate abbia superato i 100 miliardi di dollari, e rispetto al 2020, si registra un incremento annuo del 18%.
Siamo ormai su livelli decisamente superiori rispetto alla media del secolo scorso (74 miliardi di dollari). Secondo lo studio, il 71% dei danni assicurati globali è stato registrato negli Stati Uniti.