Catastrofi naturali
Secondo una recente indagine condotta da Nielsen per conto di Prima Assicurazioni, gli italiani temono sempre di più gli effetti dei cambiamenti climatici e si sentono sempre meno sicuri. Questo “sentire” emerge da circa il 60% delle persone intervistate, accelerando anche la corsa a strumenti assicurativi ad hoc in grado di mitigare l’eventuale impatto di tali eventi sul proprio bilancio familiare.
Il XXI Convegno Benpower si svolgerà giovedì 19 ottobre a Monte Carlo nel Principato di Monaco. Durante l’evento organizzato dalla società specializzata nel settore della bonifica e del ripristino di edifici industriali e civili, inclusi contenuti e macchinari, si terrà la conferenza dal titolo “Catastrofi naturali e assicurazioni: districarsi nel labirinto dell’emergenza”, che sarà successivamente trasmessa da Insurance Connect TV, martedì 7 novembre dalle ore 10.00 alle 12.30.
Anche nel primo semestre del 2023 è proseguita la serie di eventi con perdite elevate che ha caratterizzato gli ultimi anni. Sebbene le perdite complessive di 110 miliardi di dollari siano state inferiori a quelle della prima metà del 2022 (120 miliardi di dollari), sono rimaste ben al di sopra della media degli ultimi dieci anni (98 miliardi di dollari, al netto dell’inflazione).
Violente tempeste negli Stati Uniti, il terremoto in Siria e Turchia, ma anche l'alluvione dell'Emilia-Romagna fanno crescere ancora la conta dei danni dovuta alle catastrofi naturali.
“Global Catastrophe Recap: Fist Half (1H) of 2023” è il report pubblicato da Aon plc che stima in 194 miliardi di dollari le perdite economiche derivanti da disastri naturali a livello globale nel primo semestre del 2023. Un valore decisamente superiore rispetto ai 128 miliardi che rappresentano la media del primo semestre dall’inizio del nuovo secolo a oggi.
Gli eventi meteorologici estremi, climatici e idrici, hanno provocato in tutto il mondo circa 12mila disastri dal 1970 al 2021, con oltre due milioni di vittime di cui il 90% nei paesi in via sviluppo. Le perdite economiche complessive sono stimate intorno a 4.300 miliardi di dollari.
Migliaia di edifici distrutti e quasi 10.000 morti sono i primi drammatici dati che arrivano dalla Turchia e dalla Siria, dopo le due potenti scosse di terremoto e le centinaia di assestamento che, secondo le prime proiezioni dell’US Geological Survey (USGS) potrebbero causare perdite economiche superiori a 1 miliardo di dollari.
Aon plc ha diffuso il report “2023 Weather, Climate and Catastrophe Insight” che identifica i trend dei disastri naturali e dei cambiamenti climatici. Il report rivela che le catastrofi naturali hanno causato perdite economiche globali per 313 miliardi di dollari nel 2022, il 4% in più rispetto alla media del XXI secolo, di cui 132 miliardi di dollari coperti da assicurazione.
A livello globale, i danni causati dalle catastrofi naturali in conto ad assicuratori e riassicuratori hanno già raggiunto, nei primi nove mesi dell’anno, una somma vicina al tetto dei 100 miliardi di dollari.
A livello globale, nel primo semestre dell’anno le catastrofi naturali hanno prodotto danni assicurati per 35 miliardi di dollari, il 22% in più rispetto alla media dell’ultimo decennio, secondo quando afferma lo Swiss Re Institute.
Nel 2021 le catastrofi naturali hanno provocato danni economici per 270 miliardi di dollari a livello globale. Si tratta di un aumento del 33% rispetto ai 203 miliardi dell’anno precedente.
Sul fronte delle catastrofi naturali il 2021 è stato il 4° anno peggiore di sempre, con 343 miliardi di danni economi (assicurati e non assicurati) causati in tutto il mondo, di cui 328 miliardi di dollari derivanti da eventi legati al vento e al clima. Si tratta del 2° anno peggiore se si considerano solo i danni legati al clima, secondo lo studio di Aon “Weather, Climate and Catastrophe Insight 2021”.
Dal 2010 al 1° novembre 2021, nella Penisola sono 1.118 gli eventi estremi registrati sulla mappa del rischio climatico, 133 nell’ultimo anno, segnando un +17,2% rispetto alla passata edizione del rapporto.
Istituire una task force contro i rischi sistemici per conoscere preventivamente e poter gestire l’impatto di crisi finanziarie, pandemie, catastrofi naturali, effetti del cambiamento climatico, al fine di trovarsi più preparati ad affrontare la portata e le conseguenze di questi eventi negativi quando si verificano.
Nonostante la gravità delle catastrofi naturali che hanno caratterizzato il periodo, Munich Re chiude il terzo trimestre dell’anno con un utile netto in crescita.