Catastrofi naturali
SACE ha avviato l’operatività della nuova garanzia pubblica a sostegno delle imprese italiane colpite da calamità naturali, con l’obiettivo di ridurre il gap assicurativo e rafforzare la resilienza del tessuto economico nazionale.
Nel 2024, le catastrofi naturali a livello mondiale hanno causato perdite per 320 miliardi di dollari, un incremento rispetto ai 268 miliardi dell’anno precedente, con circa 140 miliardi di dollari di danni assicurati.
Secondo un nuovo studio, il riscaldamento globale ha contribuito all’intensificarsi di sei potenti tempeste che hanno colpito le Filippine nel giro di poche settimane quest’anno.
Intervenuta all’Insurance Summit organizzato dal Sole 24 Ore e 24 Eventi, la presidente dell’Ania Maria Bianca Farina ha sottolineato come a meno di due mesi dall'entrata in vigore dell'obbligo assicurativo, sia evidente che “l'emanazione immediata del Decreto attuativo risulta assolutamente imprescindibile”.
Il triste bilancio delle vittime indica al momento circa 220 morti, ma il numero di circa 1.000 persone a oggi irreperibili fa temere il peggio, per la catastrofe naturale più grave mai avvenuta in Spagna. È questo, in estrema sintesi, il bilancio di Dana, l’alluvione che ha colpito Valencia e altre città della penisola iberica, innescata dal fenomeno atmosferico chiamato “la goccia fredda”.
Le perdite annuali assicurate dovute a catastrofi naturali in tutto il mondo superano spesso i 100 miliardi di dollari, ma nel primo semestre del 2024, osserva Muich Re, hanno già raggiunto i 62 miliardi di dollari, superando di molto la media decennale di 37 miliardi di dollari, e ultimamente gli Stati Uniti sono stati colpiti da grandi uragani.
C’è gran fermento negli ultimi giorni sulle polizze Cat Nat. Tra le fughe in avanti, subito stoppata, del ministro Musumeci di renderle obbligatorie anche per le abitazioni private, il governo ha ribadito invece i termini per le aziende che dovranno sottoscrivere una polizza entro la fine dell’anno. Provvedimento, che seppure conterrà una modalità di atterraggio più morbido, si parla di un cuscinetto di 90 giorni, non piace al mondo produttivo. il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha sollevato una questione delicata: “Potrebbe succedere che nei territori più esposti al rischio, gli industriali non investano più. Ciò vuol dire desertificare pezzi del territorio e non ce lo possiamo permettere”.
Mentre l’Emilia Romagna subisce le conseguenze dell’ultima alluvione, sugli assicurati di tutta Italia si abbattono le conseguenze assicurative delle passate intemperie. I rincari annuali delle polizze poste a protezione delle catastrofi naturali e degli eventi naturali (come sono classificate, ad esempio, le grandinate) variano, da compagnia e compagnia, tra il 10 e il 40 per cento (nelle aree più a rischio del Paese).
Intervenuto a Roma all’High-Level Insurance Conference dell'Ania dedicata agli eventi catastrofali, il direttore esecutivo di Eiopa, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, ha detto che i partenariati assicurativi pubblico-privati consentono di mitigare i rischi in casi di catastrofi naturali e allo stesso tempo a ridurre le conseguenze negative sul Pil di un paese colpito da un disastro naturale: “Senza copertura assicurativa il Pil precipita e per lungo tempo” in seguito a un evento catastrofale, mentre l’impatto è inferiore in presenza di coperture. In un Paese con un sistema di assicurazione contro le calamità naturali “la ripresa è più veloce perchè le assicurazioni possono favorire una ricostruzione rapida”.
Humanity Insured, nuova organizzazione non-profit basata nel Regno Unito e negli Stati Uniti, è stata costituita per aiutare le comunità vulnerabili a diventare più resilienti agli impatti dei cambiamenti climatici attraverso l'uso di soluzioni assicurative efficaci.
Dopo i significativi aumenti del 2022 e del 2023, i rinnovi del 1° giugno 2024 mostrano una lieve inversione di tendenza, anche grazie alla rilevante flessione nella sinistralità da primary perils (uragani, terremoti, eruzioni vulcaniche) negli Stati Uniti.
I dati dello studio appena pubblicato da Munich Re parlano chiaro: il riscaldamento globale aumenta le perdite dovute a catastrofi naturali.
Chubb ha dichiarato un reddito da sottoscrizione P&C pari a 1,42 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2024, con un combined ratio dell'86,8%, nonostante un aumento delle perdite catastrofali ante imposte che, al netto della riassicurazione, sono state pari a 580 milioni di dollari.
Dal 2022 Ivass conduce un’attività di monitoraggio a cadenza annuale annuale sui rischi da catastrofi naturali e di sostenibilità che coinvolge tutte le imprese del mercato assicurativo italiano.
Secondo Aon, le perdite economiche totali causate da eventi catastrofici naturali hanno raggiunto i 117 miliardi di dollari nella prima metà del 2024, di cui almeno 58 miliardi di dollari, ovvero circa il 50%, sono stati coperti da assicurazione, determinando uno dei gap di protezione semestrali più bassi di sempre.
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