
La tempesta extratropicale Éowyn, conosciuta anche come “Gilles”, continua a far parlare di sé nel settore assicurativo europeo. Secondo quanto riferisce Reinsurance News PERILS, l'importante fornitore di dati sulle catastrofi naturali con sede a Zurigo, ha infatti rivisto al rialzo per la terza volta la stima dei danni causati dalla violenta perturbazione dello scorso gennaio, portandola a 747 milioni di euro rispetto ai 696 milioni stimati ad aprile.
Un aumento significativo che testimonia la portata eccezionale di questo evento meteorologico che ha colpito duramente le Isole Britanniche.
Si era partiti da una prima valutazione dei danni di 619 milioni di euro a marzo, sei settimane dopo l'evento, per poi salire a 696 milioni ad aprile, tre mesi dopo la fine della perturbazione. Ora, con questa terza stima, il quadro dei danni appare sempre più definito, anche se PERILS ha già annunciato che una quarta e finale valutazione sarà pubblicata il 25 gennaio 2026, esattamente un anno dopo la conclusione dell'evento.
La distribuzione dei danni rivela un equilibrio quasi perfetto tra diversi settori: le linee personali hanno contribuito per il 51% alle perdite totali del settore, mentre quelle commerciali hanno rappresentato il restante 49%.
Questi dati, basati sulle informazioni raccolte dalle compagnie assicurative colpite e suddivisi per zone CRESTA, offrono una fotografia dettagliata della vulnerabilità degli immobili assicurati nel Regno Unito e in Irlanda di fronte a venti di estrema intensità.
Dal punto di vista meteorologico, Éowyn si è rivelata un fenomeno di straordinaria violenza. La tempesta ha registrato una raffica record di 185 chilometri orari a Mace Head, nella contea di Galway in Irlanda, mentre in Scozia, sulla montagna Cairnwell nelle Highlands orientali, si sono toccati i 173 chilometri orari. Venti di una potenza devastante che hanno investito la Repubblica d'Irlanda, l'Irlanda del Nord e la cintura centrale della Scozia nelle giornate del 24 e 25 gennaio 2025.
"La tempesta Éowyn è stata un esempio da manuale di ciclone extratropicale europeo", ha spiegato Luzi Hitz, product manager di PERILS. "Si è inizialmente formata sopra il Golfo del Messico, è stata rapidamente trasportata attraverso l'Atlantico settentrionale da una potente corrente a getto e ha subito una ciclogenesi esplosiva, conosciuta anche come 'bomba ciclonica', prima di colpire le Isole Britanniche il 24 gennaio 2025". Le raffiche registrate a Mace Head, ha sottolineato Hitz, "hanno facilmente eguagliato le velocità del vento solitamente associate a uragani e tifoni".
Se a livello europeo una perdita di 747 milioni di euro non rappresenta un evento eccezionale - tempeste di questa portata si verificano infatti ogni 1-2 anni - il discorso cambia radicalmente guardando ai singoli paesi colpiti. Per la Repubblica d'Irlanda, Éowyn segna il più grande danno da tempesta degli ultimi 45 anni, un record che testimonia la straordinaria intensità dell'evento. Anche per il Regno Unito si tratta della tempesta più costosa dal febbraio 2022, confermando come questo fenomeno meteorologico abbia lasciato un segno profondo nel panorama assicurativo britannico e irlandese.
L'importanza di Éowyn va però oltre i numeri economici. Come ha evidenziato Hitz, "venti così severi sono ovviamente un evento raro e rendono Éowyn un evento particolarmente prezioso da cui imparare e calibrare le funzioni di vulnerabilità a velocità di raffica estreme". Questo evento, infatti, fornisce dati preziosi per ancorare i modelli di catastrofe alla realtà di venti così violenti, contribuendo a output più accurati, obiettivo principale del lavoro di PERILS nel settore.
La progressiva revisione al rialzo delle stime dimostra come la valutazione dei danni da eventi estremi richieda tempo e analisi approfondite. I 747 milioni di euro della terza stima potrebbero non essere la parola finale: sarà infatti la quarta valutazione, prevista per gennaio 2026, a fornire il quadro definitivo dell'impatto economico di una tempesta che ha scritto una pagina importante nella storia meteorologica e assicurativa europea.