
Il Capgemini Research Institute ha pubblicato il “World Property and Casualty Insurance Report 2024” che, tra le altre cose, ha esaminato la fiducia degli assicuratori quando si tratta di utilizzare l’intelligenza artificiale (AI) o della tecnologia di apprendimento automatico (ML).
Lo studio è stato condotto sullo opinioni espresse da 294 dirigenti assicurativi, 201 sottoscrittori assicurativi e 3.323 assicurati, nei seguenti Paesi: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Hong Kong, India, Italia, Giappone, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.
I principali risultati indicano che:
- secondo il 42% degli assicurati l’attuale processo di sottoscrizione sia lungo e complesso;
- il 43% dei sottoscrittori accetta le raccomandazioni automatizzate da strumenti di analisi predittiva;
- l’83% dei manager di compagnie P&C ritiene che i modelli predittivi siano fondamentali per il futuro della sottoscrizione;
- il 27% afferma che la propria compagnia è dotata di capacità avanzate.
Come indicato, meno della metà dei sottoscrittori si fida degli strumenti di supporto decisionale, con l’eccessiva complessità percepita (67%) e le preoccupazioni sull’integrità dei dati (59%) citate tra le ragioni della riluttanza dei sottoscrittori. Ciò avviene anche se il 62% dei dirigenti ritiene che l’AI/ML migliori la qualità della sottoscrizione e favorisca il contenimento delle frodi.
Secondo il rapporto, una delle cose che gli assicuratori possono fare per superare la titubanza di molti è di coinvolgere tempestivamente gli underwriter nel processo. I modelli AI/ML devono essere spiegabili e adeguatamente trasparenti, garantendo al tempo stesso una valutazione continua dei progressi.
Capgemini ha inoltre osservato che il 49% degli underwriter apprezza i dati delle immagini dei droni, ma pochissimi assicuratori sono attrezzati per analizzarli in modo efficace e veloce. Allo stesso modo, un sottoscrittore su due desidera che i dati provenienti dai device connessi abbiano informazioni in tempo reale sui beni personali e commerciali, sebbene solamente il 12% degli assicuratori sia in grado di acquisire tali dati in modo efficace.
Dal report emerge anche che la incompleta del rischio ha un impatto sul 77% degli assicuratori, mentre il 73% fa i conti con una limitata precisione dei prezzi, a causa delle limitate risorse di dati.