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Lavoro in Germania: i tedeschi preferiscono il pubblico

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Mercoledì, 24 Settembre, 2025 - 09:24
Autore: Gillespie

La sicurezza prima di tutto. È questo il mantra che emerge dalla HDI Berufe-Studie 2025, l’indagine condotta su scala nazionale da HDI Deutschland AG in collaborazione con YouGov, che ha coinvolto 3.739 lavoratori tedeschi tra giugno e luglio.

Il pubblico conquista il cuore dei lavoratori: il 43% sceglierebbe il settore statale a parità di mansioni, contro il 40% che preferirebbe la sponda privata. A trainare questa tendenza sono i più giovani sotto i 25 anni e gli over 45, mentre solo la fascia intermedia mostra ancora una preferenza per la privatwirtschaft. Il motivo? “In una tempo di crescente incertezza globale, il bisogno di sicurezza professionale cresce anche tra i dirigenti”, osserva Jens Warkentin, Ceo di HDI Deutschland AG, sottolineando come questa spinta non sia affatto passeggera. 

E mentre il pubblico guadagna appeal, il desiderio di ridurre l’orario di lavoro raggiunge un nuovo record: il 53% dei dipendenti a tempo pieno aspira al part-time, in costante crescita dal 2022. 

Il lavoro da remoto, introdotto massicciamente durante la pandemia, resta un baluardo: il 68% di chi lo pratica regolarmente si oppone a regole più restrittive o al ritorno obbligato in ufficio. Non solo: chi lavora da casa o in mobilità mostra maggiore soddisfazione professionale e più entusiasmo rispetto ai colleghi sempre presenti in sede. “Io lavoro volentieri”, dichiara il 76% dei lavoratori flessibili, contro il 71% dei “residenti” in ufficio. E chi alterna casa e ufficio tocca addirittura l’80%. Sul fronte tecnologico, l’intelligenza artificiale conquista terreno: il 28% dei lavoratori la vede come un’opportunità per la propria azienda, quasi il triplo rispetto al 2023. 

Ancora più forte è la convinzione che la AI porti a risultati migliori: “La crescente approvazione segnala che l’intelligenza artificiale può essere un vero gamechanger”, afferma Warkentin, pur ricordando l’importanza di un uso responsabile. 

Solo il 7% ha già visto tagli di posti di lavoro legati alla AI, mentre il 45% non li teme né oggi né domani. Le aspettative verso i leader cambiano con l’età: i giovani sotto i 40 anni vogliono attenzione alla work-life balance, gli over 40 preferiscono capi che “si mettano a protezione del team”. Ma tutti concordano su un punto: “Trattamento equo per tutti, senza favoritismi” è la qualità più importante. Sul piano regionale, i lavoratori di Amburgo sono i più convinti di dare il massimo sul lavoro (71%), mentre il Saarland chiude la classifica con il 57%. E se si parla di pensione, solo il 26% crede di poter mantenere il proprio tenore di vita, con i dipendenti pubblici più ottimisti (36%) rispetto a quelli del privato (25%). Infine, il tema più divisivo: la disponibilità a lavorare nell’industria della difesa. Il 38% dei tedeschi lo prenderebbe in considerazione, ma a Berlino il 64% dice no. La HDI Berufe-Studie 2025 non è solo una fotografia del presente, ma un termometro delle aspirazioni, delle paure e delle trasformazioni che stanno ridisegnando il mondo del lavoro in Germania. E il messaggio è chiaro: flessibilità, sicurezza e tecnologia non sono più opzioni, ma necessità.

Tag: 
Lavoro
Germania
HDI

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