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Transizione green a rischio: report di FERMA denuncia le lacune assicurative

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Martedì, 2 Settembre, 2025 - 09:06
Autore: Gillespie

Un nuovo rapporto della Federazione Europea delle Associazioni di Risk Management (FERMA) lancia un allarme: in Europa, la transizione verso l'obiettivo di “net-zero” è ostacolata dalla mancanza di coperture assicurative adeguate e disponibili. 

Il documento, intitolato Insuring the Transition – The Issues Confronting Risk Managers, fa seguito a un precedente rapporto del 2022 e denuncia che, nonostante siano trascorsi tre anni, la situazione non è affatto migliorata. Le imprese europee sono sottoposte a una crescente pressione per adottare modelli di business più sostenibili, ma si ritrovano senza una rete di sicurezza, incontrando ostacoli finanziari che potrebbero ritardare o far deragliare gli investimenti in tecnologie e soluzioni climatiche. 

Il rapporto individua diverse cause, tra cui un'attività di sottoscrizione delle polizze che sembra più guidata dalle pressioni normative o sociali che dalle reali esigenze dei clienti. In particolare, si segnala una grave carenza di capacità assicurativa per le nuove tecnologie, materiali o metodi legati alla transizione energetica, come i pannelli solari, le turbine eoliche, le batterie al litio e l'idrogeno. 

Le compagnie assicurative giustificano la loro cautela citando la mancanza di dati storici sui rischi di queste innovazioni. Valentina Paduano, presidente del Comitato per la Sostenibilità della FERMA, ha sottolineato come le aziende europee stanno intensificando i loro sforzi per passare a modelli di business più sostenibili, ma senza la rete di sicurezza fornita dalla copertura assicurativa, questa dinamica virtuosa è minacciata. Le imprese hanno bisogno di sapere che i loro rischi di transizione possono essere trasferiti a un prezzo equo per poter andare avanti con fiducia nel loro percorso verso lo zero netto. 

Il report evidenzia anche la problematica delle esclusioni generiche e trasversali a un intero settore, applicate senza una valutazione caso per caso. L'esempio portato è quello dell'industria del riciclo, dove i rischi di incendio aumentano con il crescente numero di dispositivi alimentati a batteria al litio; nonostante le misure di prevenzione dei rischi, solo le aziende più grandi riescono a trovare una copertura, pagando prezzi molto alti a causa della scarsa concorrenza sul mercato. Per affrontare la situazione, FERMA esorta il settore assicurativo a un cambio di paradigma: la richiesta è quella di adottare un approccio più costruttivo e lungimirante, basato sulla collaborazione tra assicuratori, broker e clienti aziendali sin dalle prime fasi di sviluppo di un progetto, per raccogliere i dati necessari. Il rapporto suggerisce di investire in nuove competenze tecniche e di ingegneria per valutare i rischi prima che si materializzino, e raccomanda di evitare le esclusioni a tappeto o i prezzi standard, premiando invece le misure di prevenzione del rischio adottate dalle singole aziende.

Charlotte Hedemark, presidente della FERMA, ha concluso che “affrontare le lacune nella protezione assicurativa dei rischi di transizione è essenziale per sbloccare il pieno potenziale della transizione a zero emissioni nette. FERMA rimane impegnata a promuovere la collaborazione tra assicuratori, broker, aziende e autorità pubbliche per rendere i rischi di transizione più assicurabili e garantire che il settore assicurativo diventi un catalizzatore piuttosto che un ostacolo al progresso sostenibile”.

Tag: 
FERMA
Transizione ecologica

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