
J.P. Morgan ritiene che il settore europeo della riassicurazione stia entrando in una fase di maggiore stabilità, segnando un cambiamento significativo rispetto alla tradizionale volatilità legata ai grandi eventi naturali.
La banca osserva che, pur non coprendo la maggior parte delle perdite attese da catastrofi, i riassicuratori restano comunque i soggetti del mercato più esposto alle oscillazioni dei sinistri, come dimostrato dall’avvio del 2025, appesantito dagli incendi di Los Angeles.
La situazione è però migliorata rapidamente: il secondo e il terzo trimestre hanno registrato perdite molto sotto la media e la stagione degli uragani, inizialmente data per intensa, si è rivelata sorprendentemente mite. Per J.P. Morgan questo contesto porterà a risultati trimestrali più forti del previsto, ma molte compagnie stanno scegliendo di non sfruttare pienamente questo vantaggio per rafforzare invece riserve e margini futuri.
Munich Re è indicata come esempio di gestione prudenziale, avendo spesso “raffreddato” gli utili nel quarto trimestre anche in anni favorevoli, mentre SCOR ha recentemente adottato una strategia simile costruendo buffer di riserva. Nel terzo trimestre Hannover Re ha realizzato 260 milioni di euro di perdite sul portafoglio obbligazionario per migliorare i rendimenti attesi, e anche Munich Re, pur vicina al raggiungimento del target annuale, ha preferito aumentare le riserve. Secondo la banca, SCOR e Swiss Re stanno seguendo la stessa direzione, e la tendenza generale è chiara: la riassicurazione europea sta puntando a rendimenti più stabili, riducendo la dipendenza dai cicli e costruendo basi più solide per gli anni a venire.