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Factoring, un 2025 di crescita e nuove sfide normative

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Lunedì, 24 Novembre, 2025 - 09:25
Autore: Gillespie

Il mercato del factoring conferma nel 2025 la sua centralità per l’economia italiana, con risultati positivi che ne rafforzano il ruolo di leva strategica per la liquidità delle imprese. Nei primi nove mesi dell’anno il turnover cumulativo ha raggiunto i 208,28 miliardi di euro, con un incremento del 3,75% rispetto allo stesso periodo del 2024. 

Ancora più marcata la crescita degli anticipi e corrispettivi erogati (+6,31%), mentre settembre ha registrato un balzo del 16,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, un ritmo che non si vedeva dal 2022. Numeri che confermano la vitalità di un comparto che vale il 13% del Pil e che serve oltre 32.000 imprese italiane.

L’Osservatorio sul mercato del factoring, organizzato da Assifact a Milano presso la sede di BNP Paribas, ha offerto l’occasione per presentare il rapporto ForeFact, che prevede un 2025 in chiusura positiva e un 2026 ancora in crescita, con variazioni attese del turnover tra +3,16% e +4,83% per quest’anno e una media del +3,26% per il prossimo. Diego Tavecchia, direttore operativo Assifact, ha illustrato i dati e moderato la tavola rotonda con Andrea Berna di Banca Ifis, Chiara Bracci di Ifitalia e Massimo Gianolli di Generalfinance. I lavori sono stati aperti da Paolo Vetta, responsabile Regione Nord Ovest Rete Unica BNL, e da Alessandro Carretta, segretario generale Assifact e professore emerito di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata.

Carretta ha sottolineato come “il factoring si trovi di fronte ad alcuni passaggi importanti che possono liberare risorse decisive per la crescita delle imprese e la competitività del Paese”. In particolare, le nuove linee guida dell’European Banking Authority sul default, attese dopo la consultazione, estendono da 30 a 90 giorni il termine per lo scaduto tecnico, riconoscendo almeno in parte la specificità del settore. “In generale, si stima che un maggiore riconoscimento delle specificità possa liberare, a parità di rischio, circa due miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi a favore delle PMI e dei fornitori della Pubblica Amministrazione”, ha aggiunto Carretta. Parallelamente, Assifact ha presentato al Governo e al Parlamento un pacchetto di proposte di semplificazione normativa, volte a rendere più agevole lo smobilizzo dei crediti e l’accesso alla liquidità, con l’obiettivo di liberare ulteriori risorse per diversi miliardi di euro a sostegno di investimenti e occupazione.

Lo scenario delineato da Prometeia per il rapporto ForeFact conferma una crescita moderata del Pil italiano nel 2025 (+0,5%), sostenuta dalla domanda interna e dagli investimenti legati al PNRR, mentre il commercio estero resta condizionato dalle tensioni internazionali. Per il biennio 2026-2027 si prevede un recupero graduale del fatturato e dei crediti commerciali delle imprese a maggiore utilizzo di factoring, trainato dai comparti manifatturieri ad alta intensità tecnologica e dai settori trasporto, magazzinaggio e ingrosso.

La consultazione avviata dall’EBA sulla definizione di default, in attuazione del nuovo regolamento europeo sui requisiti patrimoniali delle banche, ha accolto la richiesta del settore di estendere a 90 giorni il termine per lo scaduto tecnico, un passo significativo che rende le tempistiche più coerenti con le reali scadenze operative. Resta tuttavia irrisolto il nodo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione, ancora penalizzati nonostante l’assenza di perdite.

Assifact propone inoltre una serie di misure a costo zero per la finanza pubblica: dalla definizione armonizzata di default al trattamento prudenziale proporzionato, dall’aggiornamento della disciplina della revocatoria al divieto di clausole di incedibilità dei crediti, fino alla semplificazione delle cessioni verso la Pubblica Amministrazione e al superamento del privilegio di rifiuto della cessione da parte della PA. Interventi che, se attuati, potrebbero liberare risorse significative a favore delle PMI e dei fornitori pubblici, rafforzando la resilienza dell’economia italiana e la continuità delle catene di fornitura in un contesto internazionale ancora incerto.

Tag: 
Assifact

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