Allianz Generali, Intesa Sanpaolo, Poste Vita e Unipol, sono le top 5 del mercato assicurativo italiano che si sono assunte l’onere di salvare Eurovita, la compagnia finita in liquidazione.
Le cinque compagnie saranno infatti le azioniste della newco Cronos Vita, dove sono confluiti gli attivi di Eurovita, a suo tempo controllata dal fondo britannico Cinven.
Se lo schema di salvataggio è stato ormai tracciato, resta ancora da capire quanto dovranno versare le varie compagnie in Cronos Vita per rispettare gli impegni con gli oltre 400 mila assicurati. Occorre però fare presto e definire quanto prima i dettagli circa l’assetto della nuova realtà, in quanto il 31 ottobre sarà il giorno in cui terminerà il blocco dei riscatti delle polizze di Eurovita. Ad esempio, Allianz si è resa disponibile a rilevare una partecipazione in Cronos Vita fino al 10% e questo richiede uno sforzo ulteriore che potrebbe risolversi con le altre quattro compagnie a dividersi la quota eccedente il 10% di Allianz.
Intanto, i consumatori attendono l’incontro del 26 settembre, quando Ivass fornirà gli ultimi aggiornamenti sull’operazione.
Sulla questione Federpromm (Federazione Intercategoriale Consulenti Finanziari, operatori dei mercati finanziari, creditizi e assicurativi) ha diffuso una nota in cui afferma che “sicuramente l’incontro previsto in Ivass con le varie rappresentanze delle Associazioni dei consumatori, è un buon segnale che manifesta un valido impegno da parte dell’Autority del settore di voler accelerare le procedure tecnico giuridiche affinché i titolari delle polizze possano prima della scadenza del 31 ottobre prossimo capire quale delle compagnia all’interno della società Cronos siano assegnate le loro polizze ma anche come avanzare sul piano formale le eventuali richieste di liquidazione o mantenimento del proprio investimento”.
Da parte sua, attraverso i propri legali, Federpromm ha già avanzato una propria richiesta di incontro al nuovo board di Cronos Vita “al fine di avere precise risposte sui vari quesiti che interessano direttamente il quadro delle problematiche presenti nell’assegnazione delle polizze della compagine già di Eurovita alle varie realtà assicurative rappresentate in Cronos ma anche capire quali responsabilità dirette dovessero ricadere sui precedenti collocatori e soprattutto se hanno intenzione di caricare sulle attuali reti distributive compiti che potrebbero contrastare con gli obblighi di comportamento o generare conflitti di interessi”.