Le nostre strade saranno progressivamente invase nei prossimi anni dalle auto a guida autonoma e le ultime stime prevedono 15 milioni di veicoli driverless circolanti sulle strade italiane entro il 2030. È quanto sostiene, Paolo Ceresi di Mbs Consulting, in una intervista rilasciata alla Stampa.
“Tra quindici anni avremo 20 milioni di auto tradizionali e 15 milioni di self driving car” e il mercato, così come la nostra rete stradale, sarà sempre più una sorta di ibrido, con le assicurazioni chiamate a rinnovare il modello di rischio. “Oggi assicurano una persona – ha aggiunto Ceresi – mentre in futuro dovranno assicurare il software, i sensori o i produttori della macchina, la filiera”, ma prima di elaborare nuovi modelli di business dovrà essere licenziato un quadro normativo di riferimento.
Mbs Consulting stima che nel 2020 le polizze telematiche raggiungeranno quota 9 milioni con una raccolta complessiva da 3 miliardi di euro e un giro d’affari del nuovo settore tecnologico da 300 milioni di euro.
Quando tutte le auto saranno connesse dovremo ancora pagare un’assicurazione? “Continueremo a farlo ma con modelli diversi”, ha detto Ceresi. Questo significa che la polizza potrebbe essere ricompresa nel costo flat di noleggio dell’auto o nel prezzo di acquisto di una nuova automobile, spostando l’assicurazione verso un’ottica più business to business rispetto a ora.